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Bergamo, maggio 2018

L’ultimo appuntamento degli Incontri Europei con la Musica, sabato 12 maggio aprile alle ore 16 in Sala Piatti, avrà una particolare valenza, coniugando all’aspetto musicale anche una componente di teatro da camera. Il titolo, “La Spagna fra tradizione e modernità”, evidenzia un dialogo tra passato e presente, con la rilettura di forme storicizzate, arricchite da immagini e stilemi folclorici che permangono anche all’interno della ricerca contemporanea.

Il punto di partenza sono le Sette canzoni popolari spagnole di Manuel De Falla: sebbene si tratti perlopiù di vere e proprie melodie popolari (tratte principalmente dalla raccolta del 1874 Ecos de España di José Inzenga), Falla le ha “rivestite” di un accompagnamento così accurato e, allo stesso tempo, totalmente impregnato dello spirito spagnolo, che le si può a ben ragione considerare alla stregua di opere originali. L’autore utilizza appieno tutte le caratteristiche del canto e della musica popolare, trasfigurandole nella propria sensibilità, piena di preziosità armoniche e ritmiche.

Il centro della proposta sarà invece dedicato al compositore iberico più significativo del presente, Luis De Pablo, con un brano per 4 strumenti (Dibujos), ma soprattutto con la Pocket Zarzuela: il richiamo alla tipica forma di teatro popolare (la zarzuela appunto) è chiaramente scherzoso ma, come spesso accade, dietro a un’apparente levità si celano verità importanti, talvolta scomode. L’opera è affidata alla voce di mezzosoprano e a cinque strumentisti e si articola attraverso un’Obertura e tre numeri. Peraltro, si tratta di una zarzuela dai toni persino sinistri, sì da giustificare il rimando a Goya ... e il pensiero corre subito alla “quinta del Sordo” (la dimora madrilena del pittore affrescata con le celebri “Pitture nere”).

Completerà il programma l’ultimo dei brani selezionati quest’anno, Riflessa Historia di Alessio Manega, “dialogo musicale” per tre strumenti in prima assoluta.

Chiamati a interpretare queste partiture saranno il mezzosoprano Sonia Turchetta (già ospite la scorso anno in Sala Piatti per un applaudito Pierrot lunaire) e l’AchRome ensemble, formato da Antonella Bini (ottavino, flauto, flauto in sol e flauto basso), Marco Sorge (clarinetto piccolo, clarinetto e clarinetto basso), Yoko Morimyo (violino), Emanuele Rigamonti (violoncello), Gabriele Rota ( pianoforte) – direttore Marcello Parolini.

Sonia Turchetta, mezzosoprano, è nata a Napoli e si è diplomata in Canto e Pianoforte al Conservatorio Verdi di Milano. Ha un vasto repertorio, dal Barocco alla musica del Novecento e contemporanea, con numerose prime esecuzioni e musiche scritte espressamente per lei. Ha cantato per Opera di Francoforte, Festival di Salisburgo, Festival d’Automne e Teatro Chatelet a Parigi, Kölner Philarmonie, Festival MiTo, Wittener Tagen, IRCAM, Scala di Milano, Berliner Festwochen, Maggio Musicale, La Fenice e Biennale di Venezia, Teatro Carlo Felice, Cité de la Musique, Opéra Bastille, Lincoln Center di New York. Ha cantato con i Bamberger Symphoniker diretti da J. Nott, l’Ensemble Modern e Klangforum Wien diretti da J. Debus. Collabora con Ensemble Recherche, Icarus, Dedalo di V. Parisi, Divertimento Ensemble di S. Gorli, Risognanze. Ha inoltre cantato con i direttori S. Cambreling, K. Ono, J. Hirokami, Lü Jia, D. Renzetti, G. Guida, E. Christ, T. Ceccherini, G. Bernasconi. Docente di Canto e di Musica vocale del ‘900 al Conservatorio di Milano, tiene Masterclass in Italia e all’estero (Opernschule di Manneheim, Conservatorio Superiore e Acanthes di Parigi, Accademia Sibelius di Helsinki, Accademia Paderewski di Poznan). Ha registrato CD per Kairos, Winter und Winter, Col legno- Salzburger Dokumente, Stradivarius, Ricordi, Nuova Era, Rugginenti, Dynamic e per radio italiane ed europee.

AchRome ensemble nasce dall’idea di sei giovani valenti musicisti, provenienti da diverse realtà musicali e tutti già attivi nell’ambito della musica più recente. Già dal 2013 i musicisti si erano uniti in Ensemble, con l’amichevole e stimato supporto dei compositori Davide Anzaghi, Pieralberto Cattaneo, Simone Fontanelli e Paolo Coggiola. L’Ensemble è stato molto apprezzato dal pubblico e dalla critica nelle sale italiane ed estere in cui si esibito: Cenon/Bordeaux (Francia), Bacau (Romania), Milano (Sala Verdi, Teatro dal Verme, Auditorium Di Vittorio, Palazzina Liberty, Museo del ‘900), Bergamo (Sala Piatti, Donizetti Night), Rai Radio3, Preludio Livestreaming, Torino (Accademia Albertina), Tradate (Villa Truffini). AchRome ensemble si propone quale interprete dei lavori contemporanei e del repertorio storico e, soprattutto, con un lavoro sinergico con i compositori, di avvicinare un pubblico sempre più attento all’evoluzione della musica attraverso i secoli. Nel 2017, presso la Sala Piatti di Bergamo, ha esordito con “...e adesso musica!” - la prima stagione di musica contemporanea della Città di Bergamo.

L’ingresso alla Sala Piatti, come di consueto per le iniziative dell’Associazione Musica Aperta (gli Incontri Europei con la Musica 2018 sono sostenuti e patrocinati dalle Fondazioni MIA e della Comunità Bergamasca e da Comune, Provincia, Regione), è libero fino all’esaurimento dei posti.

immagini:
Sonia Turchetta - AchRome ensemble

testi e traduzioni