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Bergamo, febbraio 2018
Un concerto da camera confezionato in maniera insolita è in programma sabato 24 febbraio alle ore 16 in Sala Piatti, per la 37a edizione degli Incontri Europei con la Musica: il Trio classico di Milano (Massimo de Biasio, violino; Ina Schlüter, violoncello; Keiko Hitomi Tomizawa, pianoforte) si porrà in gioco ‘scommettendo’ che il primo movimento di un capolavoro possa essere considerato a sé, con una propria autonomia. D’altra parte, il brano iniziale di una composizione classico-romantica è sempre quello maggiormente sviluppato, con la maggiore varietà di situazioni e climi espressivi.
Questo esperimento sarà condotto sul primo movimento del Trio in si bemolle maggiore op. 99 di Schubert, che già con le larghe campate del tema d’apertura fa subito intuire un ampio intrecciarsi di vicende musicali; il ‘viandante’ schubertiano, senza fretta né apparente meta, si tramuta, con il Trio in re minore op. 49 di Mendelssohn, in un moderno cittadino, sempre pungolato da un’intensa inquietudine che non posa.
Un simile confronto potrà attivarsi anche con il Trio in do maggiore op. 87 di Brahms e con il Trio n.1 in re minore op. 32 di Arenskij. Nel primo caso un discorrere conciso, articolato e motivato, ma tutt’altro che monocorde e compassato, nel secondo un’espansività melodica, tenuta a freno dal rapido andamento e solo al termine palesata dal calmarsi della scansione.
Massimo de Biasio, milanese, si è diplomato al Conservatorio “Giuseppe Verdi” e ha poi seguito corsi di perfezionamento presso l’Accademia Chigiana di Siena con Franco Gulli, a Bonn e Salisburgo con Max Rostal. Violino di spalla dell’Angelicum di Milano, ha svolto attività cameristica sia in Italia che all’estero con il Ludwig van Trio, il Berliner Streichtrio, il Trio Clementi e i Solisti Veneti. Dal 1974 è stato titolare della cattedra di violino presso l’Istituto musicale “G. Donizetti” di Bergamo; è presidente della commissione del concorso internazionale di violino Città di Tirana.
Ina Schlüter ha completato gli studi alla Nordwestdeutsche Musikakademie Detmold. Dopo una vasta attività cameristica con il Detmolder Klaviertrio e il Berliner Streichtrio è stata chiamata da Claudio Abbado al Teatro alla Scala nel 1975 come secondo violoncello, sia nell’orchestra del Teatro che nella Filarmonica della Scala.
Keiko Hitomi Tomizawa, nata in Giappone, si è diplomata alla prestigiosa Accademia Toho di Tokio e si è perfezionata in Italia con Lina Volpi Marzotto e Franco Gei. In Giappone ha vinto per due volte il concorso nazionale per giovani pianisti. Dal 1983 svolge intensa attività concertistica sia in Giappone che in Italia.
L’ingresso, come di consueto per gli appuntamenti di Musica Aperta, col sostegno e patrocinio delle Fondazioni MIA e della Comunità Bergamasca e di Comune, Provincia, Regione, è libero fino all’esaurimento dei posti della Sala Piatti.
immagine:
Trio classico di Milano