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Bergamo, febbraio 2018

La 37a edizione degli Incontri Europei con la Musica riprende sabato 17 febbraio alle ore 16 in Sala Piatti con un récital chitarristico affidato a uno degli interpreti italiani più accreditati, Piero Bonaguri. Il programma è stato concepito come un omaggio ad Andrés Segovia, nel 125° della nascita, proponendosi come un possibile sguardo sull’attuale repertorio chitarristico.

Si inizia con brevi composizioni del grande Paganini (Tre ghiribizzi e la Sonatina in mi) dalla scrittura fortemente originale, riscoperte da non tanto tempo, dopo un lungo e inglorioso giacere in una biblioteca romana. Prima di terminare la prima parte con 4 dei 12 Studi (dedicati a Segovia) del brasiliano Villa-Lobos, a sua volta geniale e innovatore nell’aprire orizzonti fino allora impensati al linguaggio chitarristico, si propongono quattro trascrizioni per chitarra di brevi brani, appartenenti a momenti diversi della storia della musica; è un modo, ancora, di ricordare Segovia, che si affacciò sui palcoscenici internazionali dicendo (anche): “ma lo sapevate che con la chitarra si può fare anche questo?” Ed ecco allora un piccolo ma maestoso Preludio liutistico di Bach e l’Andante dall’Album für die Jugend di Schumann, trascritti da Segovia e intervallati – in un affettuoso desiderio di continuità – da due pezzi trascritti dallo stesso Bonaguri: l’Adagio per Glasharmonika di Mozart e un breve brano per violoncello del 1946 di Luigi Dallapiccola.

Nella seconda parte l’omaggio a Segovia si fa ancor più diretto, proponendo due pezzi importanti scritti per lui da Mario Castelnuovo-Tedesco (l’ironica e scintillante Tarantella del 1936) e Joaquín Rodrigo – che omaggiò l’amico “gentilhombre” che ritornava a vivere in Spagna col riuscitissimo Fandango, primo delle Tres Piezas Españolas; per finire con due trascrizioni di celebri pezzi pianistici di Isaac Albéniz, compositore catalano che rievoca l’Andalusia di Segovia: due pezzi la cui fortuna chitarristica per mano di Segovia e altri fu tale da far pensare che fossero stati addirittura scritti originalmente per chitarra.

Ma la seconda parte si apre con un ulteriore indiretto omaggio a Segovia, continuando la sua fortunata attività di committente di nuova musica ai compositori che lo aiutarono a creare un nuovo repertorio per la chitarra: ecco allora due brani di autori contemporanei bergamaschi, Pieralberto Cattaneo e Giovanni Podera: si tratta di I doni d’Amor, omaggio a Donizetti in prima esecuzione, e Fantasia (in memoriam Joaquín Rodrigo).

Piero Bonaguri svolge attività concertistica in oltre 50 Paesi nei 5 continenti (si è esibito al Palazzo di Vetro dell’ONU e due volte per Giovanni Paolo II), ha inciso una ventina di dischi (integrale di Villa-Lobos per Universal e inoltre Naxos, ASV, EDI-PAN, Phoenix, Bongiovanni, Michelangeli, Dotguitar …); circa quattrocento nuove opere per e con chitarra sono state scritte per lui da numerosi compositori contemporanei (Anzaghi, Benati, Cappelli, Cattaneo, Guarnieri, Solbiati, Paccagnini, Ugoletti, Podera, Reghezza, Molino, Tagliamacco, Grandi, Furgeri, Spazzoli ...). Ha terminato gli studi con il massimo dei voti e lode al Conservatorio di Parma con Enrico Tagliavini; diploma di merito dell’Accademia Chigiana, ha studiato con Alirio Diaz, Oscar Ghiglia (di cui è stato assistente) e Segovia, che scrisse di lui: “avrà presto un nome illustre tra i migliori chitarristi di questo tempo”.

È responsabile di una collana di musica contemporanea pubblicata da Ut Orpheus; per “Homenaje a Segovia” ha ricevuto il Premio Città di Fiuggi 2015. Ha collaborato con RAI, BBC, ABC e altre emittenti con solisti quali Alirio Diaz, Maxence Larrieu, Oscar Ghiglia, Danilo Rossi, Ulìses Passarella, Daniela Uccello, Enzo Porta … e pubblicato con Ricordi, Suvini Zerboni, Curci, Carisch, Edi-Pan, Bérben. È docente di chitarra al Conservatorio di Bologna e in numerosi corsi e masterclass (Accademia Pianistica di Imola; Royal Academy di Londra; Conservatori di Bruxelles, Stoccolma, Lione, Salamanca, Castellón, Graz, Eisenstadt, Milano, Sassari, Alessandria, Trento, Trieste; Università di Città del Messico). Ha fatto parte della giuria di importanti concorsi internazionali (Tárrega, Llobet, Barrios, Villa-Lobos, Giuliani, Pujol). È membro della SIMC, del Comitato del Convegno di Alessandria e della Hauser Foundation. Numerosi suoi articoli musicologici sono pubblicati da Dotguitar, della cui redazione fa parte e che gli ha dedicato la copertina di marzo 2014. Ha scritto “Un chitarrista per i compositori”, Ut Orpheus 2015, presentato anche alla Musikmesse di Francoforte e al Convegno di Alessandria.

Così la critica internazionale: “A Master of the guitar… spellbinding artistry” (Washington Post); “Most inspired rendering…” (New York Times); “A lesson in assured mastery” (Herald Sun Melbourne); “Skillful and stylish” (Classical Guitar); “Excellent modern guitar performances” (John Griffiths); “Marvelous performance” (Gendai Guitar);“Ispirato e generoso”(A. Gilardino, Suonarenews).

L’ingresso al concerto è, come di consueto per la stagione promossa da Musica Aperta, sostenuta e patrocinata dalle Fondazioni MIA e della Comunità Bergamasca e da Comune, Provincia, Regione, libero fino all’esaurimento dei posti.

immagine:
Piero Bonaguri