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Bergamo, aprile 2017
Un ‘salotto musicale’ come era d’uso nel XIX secolo: questa la proposta del concerto di sabato 1 aprile alle ore 16 in Sala Piatti per la 36a edizione degli Incontri Europei con la Musica. Un duo di artisti croati, il mezzosoprano Katja Markotic e il chitarrista Sasa Dejanovic, offrirà all’ascolto pagine in prevalenza di autori ispanici sia europei che americani, prendendo però le mosse dalla Parigi e dalla Vienna degli anni napoleonici.
In queste due capitali operavano due virtuosi delle sei corde come Fernando Sor e Mauro Giuliani: del primo saranno eseguite due trascrizioni mozartiane, Das Veilchen e “Vedrai, carino” dal Don Giovanni, e un ulteriore omaggio al salisburghese come l’Introduzione e variazioni su un tema di Mozart op. 9 per chitarra. Di Giuliani, invece, tre delle Sei cavatine op. 39, modelli di belcanto italiano così amato nella capitale austriaca. ‘Viennese’ è anche, in un certo senso, il brano di apertura, del croato Ivan Padovec, con tre Lieder dall’op. 74, uno dei quali su un testo nella propria lingua.
Nella seconda parte autori d’epoca più recente. Il primo è il messicano Julio Cesar Oliva che, col ciclo Por siempre Sabines, ha reso omaggio a un’importante figura politica del proprio Paese, intonandone alcune poesie. A seguire, due compositori spagnoli, Antonio Ruiz-Pipó (Canción y Danza n. 1 per chitarra) ed Enrique Granados (4 Tonadillas en estilo antiguo).
Augustín Pio Barrios è stato invece una figura singolare: paraguaiano, volle assumere il nome del capo indio Mangoré, che combatté i conquistadores, e tenere concerti sempre col tipico abbigliamento indio. La catedral, per chitarra sola, è il suo brano più famoso, una suite in tre movimenti dedicata alla cattedrale di Montevideo. A conclusione, 3 Canciones populares del messicano Maniel María Ponce, brani ispirati al folclore del proprio Paese, entrati anche nel repertorio di voci famose come Tito Schipa.
Katja Markotic, mezzosoprano, si è laureata in Canto e Lied alla Hochschule di Graz con I. Malaniuk e perfezionata con F.X. Lukasowsky. Interpreta con successo tutto il repertorio vocale dal barocco alla musica contemporanea. Durante la sua carriera si è esibita con i Solisti di Zagabria, il Quartetto di Zagabria, i Solisti di Milano, il Quartetto d’archi di Venezia, l’Orchestra da camera croata, DKO Frankfurt, l’Orchestra da camera coreana (Seul), L’offerta musicale, le orchestre sinfoniche di Dubrovnik, Lubiana, della RTV croata (prima esecuzione di composizioni di A. Zemlinsky) e del Teatro di Spalato (diretta da N. Bareza nella Seconda Sinfonia di Mahler). Ha partecipato a tutti i festival più importanti in Croazia e ha tenuto concerti in Austria, Germania, Ungheria, Polonia, Slovenia, Spagna, Italia e Gran Bretagna. Ha ottenuto un notevole successo con un recital al XXX festival internazionale Cervantino a Città del Messico. Ha inciso CD con musiche di Brahms, Pejacevv?, Slavenski e Respighi e i Lieder di Mahler e Zemlinsky con l’Orchestra sinfonica della RTV croata.
Sasa Dejanovic è nato a Banja Luka (Bosnia Erzegovina). Ha iniziato lo studio della chitarra nella sua città, proseguendo ai Conservatori di Sarajevo e Zagabria con M. Rakanovic e I. Römer e all’Accademia di Zagabria con D. Petrinjak. Ha vinto importanti concorsi e la borsa di studio del “Fondo per i giovani musicisti” di Zagabria che gli ha permesso di perfezionarsi con A. Gilardino all’Accademia di Biella. Ha terminato gli studi al Royal College of Music di Londra. Ha partecipato a workshop con D. Russel, H. Käppel, N. Smith, R. Aussel, W. Lendle. Ha suonato in prestigiose sale concertistiche e festival in Austria, Svizzera, Italia, USA, Cile, Argentina, Giappone, Spagna, Germania e Francia; la critica specializzata lo ha definito “eccellente interprete discendente di Segovia e Yepes”. Ha registrato CD in Germania, Austria, Spagna e Croazia. Uno dei suoi ultimi lavori discografici lo ha impegnato nel Concerto op. 30 di Giuliani con l’Orchestra Filarmonica di Zagabria al Teatro Monumentale di Madrid in presenza della televisione spagnola. Il suo ultimo CD solistico include l’opera completa per liuto di Bach.
Insieme al programma di sala saranno forniti al pubblico testi e traduzioni; l’ingresso al concerto, come di consueto per la stagione promossa da Musica Aperta, sostenuta e patrocinata da Comune, Provincia, Regione e dalle Fondazioni MIA e Credito Bergamasco, è libero fino all’esaurimento dei posti.
immagini:
Katja Marcotic - Sasa Dejanovic