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Bergamo, marzo 2017

Sabato 25 marzo alle ore 16 per gli Incontri Europei con la Musica andrà in scena in Sala Piatti un “duello musicale tra virtuosi”: “Mario vs. Mario, ovvero Briccialdi vs. Paganini”. Due virtuosi, il flautista Mario Carbotta e il violinista Mario Hossen, insieme al pianista Carlo Balzaretti, si misureranno con le due figure carismatiche dell’Ottocento per i loro strumenti, ovvero il ternano Giulio Briccialdi e il genovese Niccolò Paganini.

Violino e flauto sono “naturalmente” competitivi, occupando quasi il medesimo spazio sonoro e possedendo le medesime propensioni al virtuosismo. In realtà nel periodo barocco ciascuno strumento si ritaglia il proprio campo d’azione: il violino prevalentemente negli spazi pubblici, il flauto nella sfera cameristica, dove ai professionisti si affiancavano anche “dilettanti” del calibro di Federico il Grande. Lo stile classico segnerà la prevalenza dello strumento ad arco, ma la vittoria sarà effimera, perché a dominare il campo sarà invece il pianoforte.

La “sfida” prenderà le mosse da Bach, con l’Adagio e Fuga dalla Sonata in sol minore BWV 1001 per violino solo e i movimenti centrali della Partita in la minore BVW 1013 per flauto solo.

Poi il confronto opporrà direttamente i due virtuosi, sia sul piano dell’espressività cantabile, col Cantabile di Paganini e l’Adagio op. 31 n°2 di Briccialdi, sia sulle ardue vette del virtuosismo, con La campanella op. 7 e Le streghe op. 8 di Paganini e la Fantasia su Lucrezia Borgia op. 108 di Briccialdi. Ancora nell’ambito della variazione su temi operistici sarà proposta la Carmen-Fantaisie del flautista francese François Borne.

Conclusione riappacificante, il Duetto in si bemolle maggiore di Alessandro Rolla, maestro di Paganini e prolifico autore di brani cameristici e orchestrali che mantenevano viva a Milano una tradizione strumentale in un’epoca interessata solo al melodramma.

Mario Carbotta ha studiato al Conservatorio di Piacenza e alla Scuola di musica di Fiesole e ottenuto il 2° premio al concorso “Cilea” (Palmi 1988). Ha suonato in tutta Europa, Asia, Americhe (Vienna, Praga, Ginevra, Lugano, Il Cairo, Toronto, Vilnius, Sofia, Istanbul, New York, Tokyo, Pechino, Londra, Bucarest, Santander, Perelada, Lubiana, Zagabria, Teheran…), ospite in prestigiose sale e festival internazionali. Si è esibito da solista con oltre 60 orchestre sinfoniche italiane, austriache, tedesche, polacche, israeliane, ceche, slovacche, turche, egiziane, spagnole, messicane, cinesi, bulgare … . Ha pubblicato, curandone la revisione, brani di G.A. Fioroni, P. Nardini, P. Lichtenthal, S. Mercadante e A. Rolla. Ha registrato per RTSI (Svizzera italiana), HRT (Croazia), CBC Toronto (Canada) e la radio lituana. Ha inciso per le etichette Dynamic, Tactus, Nuova Era, Brilliant classics prime registrazioni moderne di concerti e musica da camera di G.B. Viotti, A. Rolla, S. Mercadante, M. Pilati, N. Rota, L. Cortese, F. Devienne, C. Fürstenau. Recentemente ha registrato il Concerto e la Ballata di C. Reinecke con l’Orchestra Filarmonica di Rzeszòw (Polonia). Ha tenuto corsi e master class in Italia, Brasile, Bulgaria, Polonia e USA. Dal 2013 è docente di flauto presso l’ISSM “Boccherini” di Lucca.

Mario Hossen, acclamato per la sua arte, virtuosismo e presenza carismatica, si è formato a Sofia, Vienna e Parigi; tra i suoi insegnanti: M. Frischenschlager, D. Dankova e G. Poulet. Ha suonato da solista con orchestre di fama mondiale (English Chamber Orchestra, Tchaikovsky Symphony, Radio Mosca, Bruckner Orchester Linz, Orchestra da camera della Scala, Filarmonica di Sofia, Royal Philharmonic, Orquesta Sinfonica del Estado de Mexico, Radio Praga, Orchestra presidenziale turca, Capella istropolitana di Bratislava, Nordwestdeutsche Philharmonie). Si è esibito nelle sale più prestigiose degli USA, Austria, Svizzera, Spagna, Canada, Mexico, Cina, Russia e Giappone. Ha suonato con solisti come V. Fedoseyev, B. Canino, Ph. Bernold, A. Oetiker, G. Causse, D. de Williencourt, G. Pludermacher, J.-B. Pommier. Hossen è ù direttore artistico della Camerata Orphica di Vienna, dell’International Music Academy Orpheus e docente alla New Bulgarian University a Sofia e Tokyo. Tra i compositori contemporanei che gli hanno dedicato opere vi sono R. Bischof, W. Baer, G. Arnaoudov, F.P. Descamps, A. Solbiati, T. Marco. Suona un violino di Giovanni Battista Guadagnini (Milano 1749), in prestito dalla collezione della Oesterreichische Nationalbank.

Carlo Balzaretti si è diplomato in pianoforte e composizione al Conservatorio di Milano con A. Mozzati, P. Bordoni, A. Corradini, D. Lorenzini e A. Corghi, affiancando studi musicologici, umanistici e di direzione d’orchestra. Vincitore di primi premi assoluti in concorsi nazionali e internazionali, nel 1986 è stato scelto quale unico concorrente italiano al Concorso “Eurovision Joung Musicians” di Copenhagen. Ha suonato in Europa, Asia e USA. La sua discografia comprende “Album des 6, un pianoforte tra Verlaine e Cocteau”, la musica da camera di N. Rota, l’opera omnia di G.B. Viotti per pianoforte e flauto…; nel 2013 è nato il “Balzaretti Project” a cura della M.A.P. (pubblicazioni online) e dal 2015 pubblica registrazioni online per Halidon. Ha tenuto master class e concerti in Cina, Taiwan e Corea. È attivo anche come compositore: nel 2012 il pianista C. Katsaris ha eseguito in Giappone e in Italia 11 marzo 2011, omaggio alle vittime dello tsunami. Autore di diverse pubblicazioni musicali, è direttore del Conservatorio di Como.

L’ingresso alla Sala Piatti, per la stagione promossa da Musica Aperta, sostenuta e patrocinata da Comune, Provincia, Regione e dalle Fondazioni MIA e Credito Bergamasco, è come sempre libero fino all’esaurimento dei posti.

immagini:
Mario Hossen - Mario Carbotta - Carlo Balzaretti