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Bergamo, gennaio 2017

Anche nel 2017 continua la tradizione degli INCONTRI EUROPEI CON LA MUSICA che, con la trentaseiesima edizione, confermano l’impegno di Musica Aperta nell’offrire alla città di Bergamo e ai suoi visitatori appuntamenti di alto profilo culturale. Fin dall’esordio, nel 1982 nella Sala “A. Piatti” di via S. Salvatore, tradizionale sede dei più raffinati appuntamenti cameristici della città, hanno richiamato in Città Alta un pubblico affezionato e numeroso: la sperimentata collocazione al sabato pomeriggio dei concerti si è dimostrata ottimale per favorire la partecipazione di numerosi turisti e appassionati della musica in visita nella nostra città.

Il cartellone predisposto dall’Associazione Musica Aperta per il 2017 evidenzia sempre un impegno organizzativo rimarchevole, con organici e repertori di grande varietà affidati ad artisti e complessi di rilievo internazionale. Anche la XXXVIa stagione sarà sostenuta e patrocinata dalla Fondazione MIA e dalla Fondazione Credito Bergamasco e ha ottenuto il patrocinio degli assessorati culturali di Comune, Provincia e Regione.

La serie dei concerti è programmata da sabato 28 gennaio a sabato 1° aprile e si concluderà con un’appendice straordinaria sabato 6 maggio, sempre con inizio alle ore 16.

L’inconsueta estensione temporale del cartellone è connessa alla presenza di una “stagione nella stagione”, costituita dai 4 appuntamenti (a scadenza mensile) della “serie” …e adesso musica! proposta da AchRome Ensemble (Antonella Bini, flauti – Marco Sorge, clarinetti – Yoko Morimyo, violino – Emanuele Rigamonti, violoncello – Gabriele Rota, pianoforte – Luca Vanoli, percussioni – direttore Marcello Parolini): 3 concerti a tema (28 gennaio: “L’arte del contrappunto”; 25 febbraio: “Da Machaut ai Metallica”; 11 marzo: “Musica minimalis”) con percorsi che muovono dalla musica antica e barocca fino al Novecento storico e le recenti esperienze (“colte”, jazz e rock) italiane (con una prima assoluta di Cattaneo) e internazionali, mentre la conclusione il 6 maggio è riservata al Pierrot lunaire di Schönberg, “Un manifesto dell’Espressionismo” (con la partecipazione straordinaria della voce di Sonia Turchetta).

La musica dei secoli XVIII e XIX (senza però dimenticare il XX, sotto il particolare aspetto dell’interazione fra tradizione colta e folklorica) troveranno spazio in altri 5 appuntamenti, che presenteranno “esplorazioni mirate” del repertorio.

Il concerto di sabato 4 febbraio è totalmente dedicato a Domenico Zipoli, con la sua particolarissima vicenda biografica raccontata insieme alle Suites e Partite del libro secondo delle Sonate d’intavolatura op. I: protagonisti il pianista Giovanni Nesi, concittadino dell’autore, che ne ha realizzato la prima registrazione integrale su pianoforte moderno, e il “narratore” Gregorio Moppi.

Sulle “vette del pianismo romantico” condurrà invece l’appuntamento successivo: sabato 18 febbraio sarà la pianista Elisa D’Auria a dar vita ad alcune delle pagine più significative (e impegnative) della “triade” Schumann – Chopin – Liszt.

Dedicato al virtuosismo strumentale è anche il concerto del 25 marzo, col “confronto incrociato” di violino (Mario Hossen) e flauto (Mario Carbotta), nei nomi di Paganini, Briccialdi, Borne e Rolla; “arbitro” del confronto, il pianista Carlo Balzaretti.

Sabato 4 marzo il Gruppo Fiati Musica Aperta, complesso stabile degli INCONTRI, proporrà col direttore ospite Juan José Navarro un programma tutto ottocentesco, con la Serenata op. 44 di Dvorák e trascrizioni dall’opera (L’elisir d’amore) e dal pianoforte (le Scene infantili di Arensky): panorami europei, dai Paesi Baschi (o la campagna lombarda?), alla Boemia e alla Russia.

Il 1° aprile (sempre alle ore 16) il prezioso duo di voce e chitarra (Katja Marckotic, Saša Dejanovic) presenterà una “Notte lirica” che, partendo dal Classicismo di Mozart, Sor e Giuliani e dall’apporto slavo di Padovec, approderà a una seconda parte tutta dedicata al mondo ispanico di Granados, Ponce, Barrios Mangoré, Ruiz-Pipo e Oliva.

Come per il passato, nonostante la non benigna congiuntura economica, è stata mantenuta la possibilità dell’ingresso libero fino all’esaurimento dei posti.

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