Bergamo, febbraio 2016

Il secondo appuntamento della 35^a edizione degli Incontri Europei con la Musica, sabato 13 febbraio alle ore 16 in Sala Piatti, si intitola “Dolce cominciamento”, essendo il programma proposto dal soprano Tiziana Scandaletti e dal pianista e compositore Riccardo Piacentini focalizzato sulla “voce contemporanea” sotto differenti aspetti.

Fanno da cornice due capolavori del primo Novecento: le giovanili Quattro canzoni popolari di Luciano Berio (di cui la prima, la seconda e la quarta scritte tra il 1946 e il 1947, la terza aggiunta posteriormente per la revisione del 1973) e l’ultimo ciclo di liriche scritto da Francesco Paolo Tosti poche settimane prima di morire, Consolazione, esattamente cent’anni fa.

Si può dire che, in questi due archetipi come negli altri brani inclusi nel programma, il suono delle parole non è meno importante del loro significato. Ciò si può avvertire nei lavori dei tre contemporanei in programma: negli Epitaffi sparsi di Ennio Morricone i testi salaci di Sergio Miceli si fanno autentico gesto e teatro; non solo il soprano canta e recita, ma anche il pianista recita, o piuttosto “strepita”, in una sorta di allucinata antologia di Spoon River a rovescio, dove i morti si esprimono tra cinismo e contagioso divertimento attraverso un campionario di (improbabili) iscrizioni funerarie.

Per Umberto Bombardelli il testo di Annalisa Manstretta rimanda ancora una volta alla dimensione quotidiana intesa come veicolo di pensieri profondi, dove l’Alta marea (da cui il titolo) e altre evocazioni marine si fanno metafora di chi osserva “col ritmo del mare”, mentre À la vie di Riccardo Piacentini ripercorre ed elabora alcuni frammenti musicali da un brano del 1915 di Alfredo Casella su testi di Tagore, L’adieu à la vie, e richiede un ascolto multistratificato, dove il contrappunto di elementi testuali, figurali, musicali è di programmatica densità e soggetto a differenti letture.

Il programma si completa con la curiosità del Piccolo valzer, composto nel 1894 da Giacomo Puccini, versione originale pianistica del celebre Valzer di Musetta, da Bohème.

Il Duo Alterno, definito dal Los Angeles Times “the high theatrics Duo with a strong personality”, dal Washington Post “the duo with a big voice and a fine sense of comedic timing”, da Repubblica “il duo che dà voce (e piano) al Novecento italiano”, dal Globe and Mail “the inventive Duo”, dall'Hindu di Chennai “an electric experience”, nasce a Torino. Considerato uno dei più significativi punti di riferimento nel repertorio vocale-pianistico dal Novecento storico ai contemporanei, a partire dal suo debutto a Vancouver nel 1997 a oggi ha tenuto concerti e masterclass sulla musica contemporanea italiana in importanti sedi italiane e in tutto il mondo: Canada, Finlandia, Uzbekistan, Argentina, Svezia, Norvegia, USA, Francia, Kazakistan, Gran Bretagna, Indonesia, Corea, Singapore, Belgio, Cina, Macedonia, India, Indonesia, Australia, Olanda, Turchia, Russia, Giappone, Austria, Mongolia, Germania, Serbia, Repubblica Ceca, Lituania, Lettonia, Ucraina, Etiopia, Spagna, Malta, Hong Kong, Perù, Brasile, Polonia, Venezuela, Svizzera, Azerbaijan, Ungheria, Slovacchia, Thailandia … Il Duo ha collaborato con numerosi artisti e inciso per Curci, Nuova Era, Stradivarius e CD per sonorizzazioni museali; ha partecipato a trasmissioni su emittenti nazionali. Molti compositori (tra questi Giacomo Manzoni e Ennio Morricone) hanno scritto per il soprano Tiziana Scandaletti, docente di Musica vocale da camera al Conservatorio “Nicolini” di Piacenza, e per il pianista e compositore Riccardo Piacentini, docente di Composizione al Conservatorio “Verdi” di Milano, entrambi laureati a pieni voti in Lettere con indirizzo Storia della musica e diplomati nelle rispettive discipline.

L’ingresso ai concerti della stagione di Musica Aperta, realizzata col sostegno delle Fondazioni MIA e Credito Bergamasco e il patrocinio di Comune, Provincia, Regione e Società Italiana Musica Contemporanea, è come di consueto libero fino all’esaurimento dei posti.

immagine:
Duo Alterno

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