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Bergamo, marzo 2015

Il penultimo appuntamento della 34a edizione degli Incontri Europei con la Musica, sabato 21 marzo alle ore 16 in Sala Piatti, avrà una duplice valenza.

Come preludio al récital del pianista Alessandro Cesaro, l’Associazione Musica Aperta ospiterà un omaggio al baritono bergamasco Teodoro Rovetta, prossimo a tagliare il traguardo dei novant’anni, con la presentazione del volume biografico di Daniele Rubboli, “Una vita musicale di prime esecuzioni”, a cura dell’autore e alla presenza del festeggiato. Il libro, ripercorrendo la carriera di Rovetta, offre un interessante spaccato della vita musicale italiana dal secondo dopoguerra a oggi, chiamando in causa molti dei suoi protagonisti, con i quali il baritono bergamasco ha potuto collaborare.

Il concerto “Le stagioni del pianoforte” è dedicato a due grandi musicisti russi come Cajkovskij e Scriabin, ma prevede anche l’inserimento di una rara Suite pianistica, Juventus nova del compositore bergamasco Giuseppe Frugatta, didatta principe, sensibile all’evoluzione del gusto europeo portato agli inizi del Novecento dalle novità linguistiche di Debussy e Stravinskij.

Della non estesa produzione pianistica di Cajkovskij si potranno ascoltare la “scena rustica russa” Doumka op. 59 e il ciclo di dodici “scene caratteristiche” Le stagioni op. 37a, il cui titolo alternativo “I mesi” illustra probabilmente meglio il contenuto dei soggetti musicali, che rispecchiano, oltre al “clima” russo, anche situazioni di vita agreste e quotidiana.

Alessando Cesaro proporrà tre delle dieci Sonate pianistiche di Aleksandr Scriabin, di cui quest’anno ricorre il centenario della scomparsa. La Terza Sonata in fa diesis minore op. 23 rappresenta il punto culminante del primo periodo creativo del compositore e contiene tipiche curve melodiche, moduli ritmici, figurazioni in filigrana derivate da Chopin che diventano sempre più esasperate e personali.

La Quarta Sonata in fa diesis maggiore op. 30 apre un periodo di transizione dal punto di vista armonico e strutturale: in essa prevale un’estrema concisione nell’esposizione dei temi, caratteristica che diventerà costante nella produzione successiva di Scriabin.

La Nona Sonata op. 68, in cui si omette l’indicazione tonale per il diffuso cromatismo, abbandona la struttura in più movimenti in favore di un unico tempo diviso in più sezioni.

La vocazione di Alessandro Cesaro alla musica si manifesta fin dall’infanzia per il suo interesse alla composizione. A questa naturale predisposizione ha affiancato lo studio del pianoforte sotto la guida di Franco Angeleri al Conservatorio di Padova, diplomandosi con la massima votazione, la lode e la menzione speciale della commissione a soli 16 anni. Studia anche con Paul Badura-Skoda e Aldo Ciccolini. La carriera concertistica comincia ben presto in seguito alle vittorie di prestigiosi Concorsi nazionali e internazionali: Premio Venezia, Amadeus di Palermo, Yamaha di Stresa e soprattutto con l’importante affermazione al 48° Concorso Internazionale di Ginevra che a soli 18 anni lo pone in primo piano in campo internazionale. Innumerevoli sono i récital in tutta Italia; ha suonato anche in Germania, Svizzera, Belgio, Croazia e Argentina (Buenos Aires, Cordoba, Tucumàn e Salta). Nel 2008 ha compiuto un’estesa tournée in Messico dove ha suonato alla sede dell’università UNAM e al Teatro de la Ciudad. Notevole risonanza hanno avuto le tre esecuzioni integrali (Chopin, Schubert e Beethoven) tenute in anni consecutivi per il Festival Euganeo d’Estate realizzate con pianoforti d’epoca. Ha suonato con numerose orchestre in Italia e all’estero, collaborando con direttori come Scimone, Nanut, Hamar, Balestracci, Scarpis. La straordinaria versatilità e capacità di affrontare i più diversi aspetti della letteratura pianistica gli consente di avere in repertorio l’opera omnia di tutti i massimi compositori per pianoforte, da Mozart a Beethoven, da Schubert a Chopin. Ha inciso per Rivo Alto e Azzurra Music (musiche di Beethoven). All’attività di interprete affianca quella di compositore.

L’ingresso alla Sala Piatti, come di consueto per la stagione di Musica Aperta (sostenuta delle Fondazioni MIA e Credito Bergamasco e patrocinata da Comune, Provincia, Regione e Società Italiana Musica Contemporanea), è libero fino all’esaurimento dei posti.

immagine:
Alessandro Cesaro