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Bergamo, febbraio 2015

Dopo un appuntamento nel segno del sorprendente e dell’insolito, gli Incontri Europei con la Musica rientrano nell’alveo del camerismo più puro col terzo appuntamento di sabato 28 febbraio alle ore 16 in Sala Piatti.

La manifestazione dell’Associazione Musica Aperta ha affidato infatti al Trio classico di Milano (Massimo de Biasio, violino; Ina Schlüter, violoncello; Keiko Hitomi Tomizawa, pianoforte) due partiture tra le più note del repertorio ottocentesco, scelte nell’aureo filone della produzione schubertiana e beethoveniana.

Del primo compositore sarà proposto il Notturno op. 148, fratello minore dei due grandi Trii, ma quasi esclusivamente per le dimensioni, che sono quelle di un movimento lento di Sonata, dove sono in tutta evidenza l’inventiva melodica e la sensibilità armonica per le modulazioni inaspettate tipicamente schubertiane.

Beethoven sarà presente invece col suo Trio più monumentale, quell’Arciduca (così detto per la dedica al nobile allievo) che, nei suoi quattro movimenti, sembra quasi voler allargare lo spazio del dialogo cameristico ai modi della Sinfonia e del Concerto, creando così un vertiginoso contrasto con l’intimo e tuttavia solenne incedere del tempo lento.

Massimo de Biasio, milanese, si è diplomato al Conservatorio “Giuseppe Verdi” e ha poi seguito corsi di perfezionamento presso l’Accademia Chigiana di Siena con Franco Gulli, a Bonn e Salisburgo con Max Rostal. Violino di spalla dell’Angelicum di Milano, ha svolto attività cameristica sia in Italia che all’estero con il Ludwig van Trio, il Berliner Streichtrio, il Trio Clementi e i Solisti Veneti. Dal 1974 è stato titolare della cattedra di violino presso l’Istituto musicale “G. Donizetti” di Bergamo; è presidente della commissione del concorso internazionale di violino Città di Tirana.

Ina Schlüter ha completato gli studi alla Nordwestdeutsche Musikakademie Detmold. Dopo una vasta attività cameristica con il Detmolder Klaviertrio e il Berliner Streichtrio è stata chiamata da Claudio Abbado al Teatro alla Scala nel 1975 come secondo violoncello, sia nell’orchestra del Teatro che nella Filarmonica della Scala.

Keiko Hitomi Tomizawa, nata in Giappone, si è diplomata alla prestigiosa Accademia Toho di Tokio e si è perfezionata in Italia con Lina Volpi Marzotto e Franco Gei. In Giappone ha vinto per due volte il concorso nazionale per giovani pianisti. Dal 1983 svolge attività concertistica sia in Giappone che in Italia.

L’ingresso alla Sala Piatti, come per tutti i concerti della stagione di Musica Aperta (sostenuta delle Fondazioni MIA e Credito Bergamasco e patrocinata da Comune, Provincia, Regione e Società Italiana Musica Contemporanea), è libero fino a esaurimento dei posti.

immagine:
Trio classico di Milano