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Bergamo, marzo 2014

Al quarto appuntamento della 33a stagione, sabato 1° marzo alle ore 16 in Sala Piatti, gli Incontri Europei con la Musica “incontrano” la chitarra, protagonista nel pomeriggio di un percorso musicale “da Bach alla Spagna” affidato a un’interprete di prestigio come Adalisa Castellaneta.

La storia della chitarra, dopo i trionfi all’inizio e il successivo rinchiudersi nei salotti (e talora anche in locali meno nobili) maturato nel corso dell’Ottocento, ha conosciuto un decisivo e augurabilmente definitivo rilancio da circa un secolo. Agli inizi del secolo scorso i pionieri della rinascita chitarristica, tra i quali spicca ovviamente Andrès Segovia, oltre a sollecitare i compositori a rinnovare il repertorio, si sono esercitati in un buon numero di trascrizioni, attingendo spesso a pagine clavicembalistiche barocche, contando sull’affinità dei mezzi sonori (le corde pizzicate) per compensare il ridotto volume con la più sottile e raffinata varietà di tocco. Domenico Scarlatti possedeva una serie di attrattive indiscutibili per i cultori delle sei corde: una scrittura fantasiosa, apparentemente improvvisativa, e più d’un’eco di climi popolareschi italiani ma soprattutto iberici, particolarmente consentaneo a interpreti provenienti in larga parte da Spagna e America latina. Anche nella limitata rassegna delle quattro Sonate con cui si apre il concerto si può cogliere la ricchezza di immagini racchiusa nell’esiguo spazio dell’unico movimento.

Se la trascrizione pianistica della Ciaccona bachiana assume effetti monumentali, il medesimo senso di sfida, estremizzato dall’impossibilità fisica delle corde pizzicate di prolungare e sostenere il suono, permane amplificato nella trasposizione chitarristica, proposta come secondo brano. Lo scambio di musiche tra le corde sfiorate e quelle pizzicate era abbastanza comune nel periodo barocco: lo stesso Bach operò trascrizioni dal violino e dal violoncello al liuto, incluse due fughe piuttosto complesse, e, se ci fosse stato il committente, non è escluso che egli stesso avrebbe prodotto una propria versione del movimento finale della Seconda partita.

La seconda parte sarà invece un omaggio alla Spagna, nei nomi di Albéniz, Granados e Rodrigo; del primo si ascolteranno due brani dalla Suite española op. 47, cui farà seguito una Danza española di Granados. A conclusione l’Omaggio a Manuel de Falla di Joaquín Rodrigo, in cui è contenuta la citazione di un brano che, a sua volta, Falla aveva dedicato alla memoria di Debussy.

Adalisa Castellaneta si è diplomata con il massimo dei voti al Conservatorio “Piccinni” di Bari. Successivamente ha studiato con Stefano Grondona all’Accademia musicale pescarese e con José Tomas in Spagna e all’Accademia spagnola di belle arti a Roma. Allieva di Oscar Ghiglia all’Accademia Chigiana, vi ha seguito inoltre i corsi di musica strumentale contemporanea con Alain Meunier e i seminari di direzione d’orchestra di Yuri Temirkanov. La sua attività concertistica l’ha condotta in noti centri musicali in Italia e all’estero, per importanti Festival e Società di concerti come il Festival di Lubiana, l’International Festival “Kiev Summer Music Evenings”, il Festival Arena di Verona (inaugurazione), il Festival della Valle d’Itria, Euromusica. È spesso impegnata come solista, con orchestre come l’Orchestra da camera di Mannheim, l’Orchestra Sinfonica Nazionale dell’Ucraina, l’Orchestra Nazionale della Radio di Bucarest, i Deutsche Kammervirtuosen di Mainz, gli Hellas Soloists, i Solisti Aquilani, l’Orchestra della Radiotelevisione di Sanpietroburgo. Frequenta intensamente il repertorio cameristico, in formazioni con quartetto d’archi (tra gli altri complessi, il “Quartetto Sebastian” di Zagabria) e con altri strumentisti, tra i quali il flautista Mario Caroli. Per la RAI ha registrato musiche di Bach e Villa-Lobos; in prima esecuzione assoluta ha inciso brani di Mauro, Emilia e Michele Giuliani. Vincitrice del concorso nazionale per l’insegnamento della chitarra nei Conservatori, è attualmente titolare di chitarra classica presso il Conservatorio di musica “Nino Rota” di Monopoli. È spesso invitata a far parte della commissione giudicatrice in concorsi chitarristici in Italia e all’estero.

L’ingresso ai concerti della stagione organizzata dall’Associazione Musica Aperta, col sostegno della MIA e del Credito Bergamasco e il patrocinio di Comune, Provincia, Regione e della Società Italiana Musica Contemporanea, è come di consueto libero fino a esaurimento dei posti.

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Adalisa Castellaneta