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Bergamo, febbraio 2013

Il secondo appuntamento degli Incontri Europei con la Musica, sabato 16 febbraio alle ore 16 in Sala Piatti, affronterà uno degli aspetti più peculiari della letteratura pianistica, “Preludi e Studi”, affidandoli alla sensibilità e al virtuosismo di un interprete d’eccezione come Alessandro Cesaro. È proprio grazie a queste forme che il pianoforte afferma la propria specifica fisionomia, piegando la tecnica a evocazione poetica di atmosfere e colori.

Uno dei cicli fondamentali è sicuramente quello dei 24 Preludi op. 28 di Chopin, ispirati al modello bachiano e organizzati secondo uno schema tonale rigoroso attraverso tutte le tonalità maggiori e minori, ma squarci espressivi completi in sé stessi, che non vogliono “preludere” a nulla, rappresentando invece le impetuose contraddizioni dell’animo romantico.

A questo mirabile ciclo saranno accostati gli Studi n° 11 e n° 12 di Debussy, tratti dal ciclo che il compositore francese aveva dedicato alla memoria di Chopin, ultima sua importante opera pianistica che estende i limiti della tonalità oltre le convenzioni del primo Novecento.

Ancora studi, ma in forma di variazione, sono gli Studi sinfonici op. 13 di Schumann, una sfida intellettuale per conciliare l’aspetto esteriore del virtuosismo trascendentale con l’obbligo della metamorfosi di un unico tema, le cui trasformazioni creano ogni volta un clima diverso e imprevedibile.

Il fascino del pianismo romantico non ha cessato di esercitare il proprio stimolo creativo anche nei compositori più recenti, una sfida con la quale si è misurato anche Pieralberto Cattaneo, di cui saranno proposti due Studi in prima esecuzione assoluta.

La vocazione di Alessandro Cesaro alla musica si manifesta fin dall’infanzia per il suo interesse alla composizione. A questa naturale predisposizione ha affiancato lo studio del pianoforte sotto la guida di Franco Angeleri al Conservatorio di Padova, diplomandosi con la massima votazione, la lode e la menzione speciale della commissione a soli 16 anni. Studia anche con Paul Badura-Skoda e Aldo Ciccolini. La carriera concertistica comincia ben presto in seguito alle vittorie di prestigiosi Concorsi nazionali e internazionali: Premio Venezia, Amadeus di Palermo, Yamaha di Stresa e soprattutto con l’importante affermazione al 48° Concorso Internazionale di Ginevra che a soli 18 anni lo pone in primo piano in campo internazionale. Innumerevoli sono i recital in tutta Italia; ha suonato anche in Germania, Svizzera, Belgio, Croazia e Argentina (Buenos Aires, Cordoba, Tucumàn e Salta). Nel 2008 ha compiuto un’estesa tournée in Messico dove ha suonato alla sede dell’università UNAM e al Teatro de la Ciudad. Notevole risonanza hanno avuto le tre esecuzioni integrali (Chopin, Schubert e Beethoven) tenute in anni consecutivi per il Festival Euganeo d’Estate realizzate con pianoforti d’epoca. Ha suonato con numerose orchestre in Italia e all’estero (Suisse Romande, Collegium Musicum Basel, Orchestra da Camera di Bienne, l’Orchestra dell’Opera di Cordoba e della Provincia di Tucumàn), collaborando con direttori come Scimone, Nanut, Hamar, Sergio Balestracci, Scarpis. La straordinaria versatilità e capacità di affrontare i più diversi aspetti della letteratura pianistica gli consente di avere in repertorio l’opera omnia di tutti i massimi compositori per pianoforte, da Mozart a Beethoven, da Schubert a Chopin. Ha inciso per Rivo Alto e Azzurra Music (musiche di Beethoven). All’attività di interprete affianca quella di compositore.

L’ingresso ai concerti della stagione dell’Associazione Musica Aperta, realizzata col sostegno della MIA e del Credito Bergamasco e il patrocinio di Comune, Provincia, Regione e della SIMC, è come di consueto libero fino all’esaurimento dei posti.

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Alessandro Cesaro