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Bergamo, febbraio 2012

Dopo un récital dedicato al pianoforte, uno strumento a fiato torna a essere protagonista, nel terzo appuntamento della trentunesima edizione degli Incontri Europei con la Musica, sabato 25 febbraio alle ore 16 in Sala Piatti. Nella stagione dell’Associazione Musica Aperta (sostenuta da Fondazione MIA e Credito Bergamasco e patrocinata da Comune, Provincia e Regione) verrà posto l’accento sul corno di bassetto. Esso non è, come potrebbe far credere il nome, uno strumento d’ottone, bensì un clarinetto contralto, maggiormente esteso nel registro grave, nato negli anni 70 del Settecento e valorizzato da Mozart in una serie di capolavori. Poiché tra i primi costruttori sembra esserci stato un certo Horn operante nella città tedesca di Passau, il nome corretto sarebbe dovuto essere “bassetto [cioè strumento contralto o tenore della famiglia] di Horn”, ma il destino ha preso strade diverse.

È singolare notare che proprio a Bergamo, intorno agli anni 20 dell’Ottocento, ci fosse qualcuno che lo coltivasse, dato che lo troviamo impiegato in alcune partiture di Simone Mayr, tra cui un singolare Concerto per flauto, ottavino, clarinetto e corno di bassetto, suonati tutti dal medesimo esecutore, di nome Giovanni Sangiovanni. Forse l’Andante con variazioni, proposto all’ascolto come secondo brano, dopo l’esordio con gli splendidi Fantasiestücke op. 73 di Schumann dedicati al clarinetto, doveva far parte dello stesso progetto. L’amico di Mayr Pietro Lichtental scriveva nel 1811 che “il corno di bassetto è assai vicino alla dolcezza del clarinetto, se non che ha un tuono alquanto malinconico”.

Cultore dello strumento è stato anche Alessandro Rolla, direttore dell’orchestra della Scala e docente al Conservatorio di Milano nel primo quarantennio dell’Ottocento. Nel suo catalogo, che comprende più di cinquecento titoli (dedicati principalmente ai suoi due strumenti, il violino e la viola), fonde atteggiamenti tradizionalisti e sperimentazioni tecniche e formali. Il Concerto in fa maggiore op. 90 per corno di bassetto, probabilmente ascrivibile al 1829, adotta la classica struttura in tre movimenti.

In conclusione clarinetto e corno di bassetto saranno abbinati, in dialogo e in gara virtuosistica, nei due gemelli Pezzi da concerto op. 113 e op. 114, scritti da Mendelssohn tra la fine del 1832 e l’inizio del 1833 su insistente richiesta di due virtuosi, Heinrich Bärmann e il figlio Carl, che – per convincere il compositore – solleticavano anche la sua golosità con ripetuti regali di dolci.

Rocco Debernardis ha intrapreso giovanissimo gli studi musicali, diplomandosi brillantemente in clarinetto al Conservatorio “Duni” di Matera con A. Gentile. Si è perfezionato con G. De Peyer, A. Carbonare, E.M. Baroni, R. Parisi e D. Lattuada. Ha collaborato con musicisti quali P. Bellugi, F. Mondelci, C. Iwamura, N. Scardicchio, B. Brott, A. Persichilli, D. Renzetti, N. Samale, B. Aprea, M. Andreae, A. Cassuto, A. Veronesi, Z. Peskó, D. Agiman, V. Kuzman, D. Wiley, M. Marvulli, R. Palumbo, D. Oren, … Si è esibito da solista con le Orchestre Sinfoniche di Plovdiv e Varna (Bulgaria), l’Orchestra da Camera di Puglia e Basilicata. Nel 2004 ha fondato il “Trio Chalumeau” ottenendo numerosi riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali (Vasto, Caccamo, Taranto, Castrovillari, Matera, Monopoli, Bari, Ortona, Bertiolo…); di particolare rilievo il primo premio al Concorso internazionale “Marilena Trotti” presieduto da Gervase De Peyer. Compositori come N. Samale, D. D’Ambrosio e M. Marvulli gli hanno dedicato composizioni.

Michele Russo si è diplomato in clarinetto al Conservatorio di Matera con A. Gentile, perfezionandosi poi con G. De Peyer, F. Meloni, R. Parisi, R. Guyot. Svolge un’intensa attività concertistica in formazioni cameristiche e collaborando con orchestre nazionali; è stato più volte premiato in concorsi nazionali e internazionali. Con il “Trio Chalumeau” ha inciso il CD “Dedicato”, prima registrazione assoluta di composizioni dedicate al Trio da Damiano D’Ambrosio, Nicola Samale, Vincenzo Perrone.

Francesco Basanisi si è diplomato in pianoforte con il massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore al Conservatorio “Piccinni” di Bari con Mariarita Alfino (ottenendo una borsa di studio offerta dal Rotary Club International), dove ha poi conseguito il Diploma accademico di II livello con il massimo dei voti, la lode e il plauso della commissione. Si è imposto in numerosi concorsi nazionali e internazionali (Barletta, Camerino, S. Ferdinando di Puglia, Giovinazzo, Mola di Bari, Ruvo di Puglia, Torre Canne “Vitale”, Apricena, Gioia del Colle …). Ha seguito corsi di perfezionamento e masterclasses con Lazar Berman, Riccardo Risaliti, Fou T’song, Laura de Fusco. Si è esibito come solista e in gruppi da camera in Italia e all’estero (Bruxelles, Skopje, Podgorica …). Dal 1999 collabora con l’Accademia dei Cameristi di Bari in formazioni che vanno dal duo al quintetto.

L’ingresso alla Sala Piatti è, come di consueto, libero fino a esaurimento dei posti.

immagini:
Rocco Debernardis - Michele Russo - Francesco Basanisi