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Bergamo, settembre 2011
Il secondo appuntamento di Musica nel chiostro del Seminarino, giovedì 8 settembre alle ore 21, sarà dedicato alla formazione principe della musica da camera, ovvero il quartetto d’archi. Il concerto, organizzato dall’Associazione Musica Aperta in collaborazione con l’Unione ex-alunni e amici del Seminarino nell’ambito di Bergamo Estate, inizierà con la partitura che apre la prima raccolta beethoveniana, il Quartetto in fa maggiore op. 18 n°1: giunto alla definitiva stesura dopo un accanito lavoro di lima (Beethoven scriveva a un amico di non mostrare a nessuno il manoscritto della versione originaria, giudicata troppo imperfetta), esso culmina espressivamente nel movimento lento, ispirato forse (se Beethoven non si è preso gioco di chi glielo domandava) dalla conclusione dello shakespeariano Romeo e Giulietta.
Non drammatico, quanto elegiaco, ricco di un’effusiva vena melodica è invece il primo dei tre “grandi” quartetti schubertiani, l’op. 29 n°1, detto “Rosamunde” perché nel secondo movimento viene variato un tema tratto dalle omonime musiche di scena. Questo movimento e il finale sono in tonalità maggiore, ma il loro tono intimo sembra replicare il dubbio espresso un giorno dall’autore, se una musica lieta esistesse veramente.
Queste pagine saranno affidate al Quartetto classico di Milano, composto da Massimo de Biasio e Matteo Colombo (violino), Hiroshi Terakura (viola) e Ina Schlueter (violoncello).
Massimo de Biasio, milanese, si è diplomato al Conservatorio “Giuseppe Verdi” e ha poi seguito corsi di perfezionamento presso l’Accademia Chigiana di Siena con F. Gulli, a Bonn e Salisburgo con Max Rostal. Violino di spalla dell’Angelicum di Milano, ha svolto attività camerista sia in Italia che all’estero con il Ludwig van Trio, il Berliner Streichtrio, il Trio Clementi e i Solisti Veneti. Dal 1974 è stato titolare della cattedra di violino presso l’Istituto musicale “G. Donizetti” di Bergamo. Presidente della commissione del concorso internazionale di violino Città di Tirana.
Matteo Colombo, diplomatosi brillantemente al Conservatorio di Como, ha poi conseguito il Diploma di qualificazione per Professore d’orchestra della Scuola di musica di Fiesole. Dal 1996 svolge intensa attività concertistica con varie formazioni orchestrali, esibendosi in prestigiose sale e teatri italiani. Dal 2002 ha studiato e si è perfezionato con D. Bogdanovic. Dal 2007 è membro stabile dell’Orchestra 1813 del Teatro Sociale di Como.
Hiroshi Terakura è nato ad Osaka in Giappone. Dopo la laurea alla Dhoshisha University di Kyoto è stato membro del Telemann Ensemble Japan come prima viola, solista di viola e viola d’amore. Dal 1981 fa parte delle orchestre del Teatro alla Scala, della Filarmonica della Scala e dei Cameristi del Teatro alla Scala. Svolge attività concertistica come solista di viola e viola d’amore.
Ina Schlueter ha completato gli studi alla Nordwestdeutsche Musikakademie Detmold. Dopo una vasta attività cameristica con il Detmolder Klaviertrio e il Berliner Streichtrio è stata chiamata da Claudio Abbado al Teatro alla Scala nel 1975 come secondo violoncello, sia nell’orchestra del Teatro che nella Filarmonica della Scala.
L’ingresso al concerto, che potrà effettuarsi anche nel malaugurato caso di maltempo nell’adiacente sala al coperto, è libero fino all’esaurimento dei posti.