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Bergamo, marzo 2009
“La ninnananna italiana” è il singolare programma che il soprano Denia Mazzola Gavazzeni proporrà nel concerto di sabato 7 marzo alle ore 16 in Sala Piatti, quarto della ventottesima edizione degli Incontri Europei con la Musica, la stagione dell’Associazione Musica Aperta in collaborazione e col patrocinio della Fondazione MIA e degli assessorati culturali di Comune, Provincia e Regione.
Ninnananna: con questo termine si indica comunemente quella cantilena di andamento lento, intonata per accompagnare il movimento ondulatorio delle braccia o il dondolio della culla, usati quando si vuole far addormentare un bambino. Secondo la credenza dei popoli più semplici, questa costante ripetizione di una frase non soltanto addormenta il bambino, ma riveste anche proprietà scaramantiche, rivolte ad alleviare gli eventuali dolori del piccolo e a tenere lontano dalla sua culla influssi negativi.
Le ninnenanne eseguite da Denia Mazzola Gavazzeni insieme al pianista Giovanni Brollo, intercalate da letture poetiche dell’attore Tiziano Manzini, costituiscono una raccolta di “canzoni per la culla”, tutte italiane, commissionate e pubblicate nel 1934 per essere offerte a Maria José di Savoia in occasione della nascita della sua primogenita Maria Pia. In essa figurano alcuni dei più importanti compositori italiani dell’epoca: Alfredo Casella, Goffredo Petrassi, Antonio Veretti, Giovanni Salviucci, Francesco Cilea, Riccardo Zandonai, Vincenzo Tommasini. Verrà proposta anche una ninnananna non inserita nella raccolta, ma sempre composta sopra una nota cantilena popolare, proveniente da Montefoscoli Pisa) e ancora oggi diffusa in tutta la Toscana: l’armonizzazione è di Gianandrea Gavazzeni (1909-1996), di cui ricorre quest’anno il centenario della nascita, che imprime al canto popolare personale eleganza ed espressiva liricità, come si può ascoltare anche nella parte pianistica chiamata a sorreggere la semplice linea del canto.
Denia Mazzola Gavazzeni, nata a Bergamo, ha perfezionato i suoi studi con Rina Malatrasi, Rodolfo Celletti, Leyla Gencer. Ha iniziato la sua carriera nel 1982 e ha cantato nei più prestigiosi teatri del mondo, dalla Scala alla Fenice, dal San Carlo al Metropolitan di N.Y, da Salisburgo a Parigi, Montecarlo, Vienna, Amburgo, Berlino, Londra, ecc. Protagonista indiscussa della Donizetti Renaissance, nel 1995 le è stato conferito il Premio Donizetti - V edizione. Nella sua prestigiosa carriera ha interpretato le grandi eroine della tradizione operistica. Dal 1990, abbandonando il repertorio da soprano leggero, si è dedicata alla riscoperta dei compositori della Generazione dell’Ottanta e della Scapigliatura e a Puccini. Ha riproposto opere sinfonico-vocali di compositori francesi e tedeschi: memorabile l’esecuzione degli oratori di Mendelssohn sotto la direzione di Gianandrea Gavazzeni. Fra i numerosi premi: Giuseppina Strepponi, la Siola d’oro, Mascagni d’oro, Gigli d’oro, e il Platinum conferitole dall’Accademie internationale de l’art lyrique di Parigi. Ha inciso per Ricordi, Ariston, Nuova Era, Kikko Music, Agora, Koch Schwann, Universal, West Deutsche Runfunk, Osterreiche Rundfunk, SABC. Ha fondato l’associazione culturale Ab Harmoniæ Onlus, impegnata nella riscoperta e divulgazione della cultura musicale a scopo di solidarietà.
Giovanni Brollo ha conseguito il diploma di pianoforte presso il conservatorio “G. Verdi” di Milano sotto la guida di Piero Rattalino con il punteggio di 10 e lode. Premiato in diversi concorsi (Macugnaga, Alberga, Taranto) è risultato vincitore del concorso Rendano di Roma nell’edizione dedicata a Chopin. Titolare di cattedra di pianoforte presso il conservatorio “L. Canepa” di Sassari, ha lavorato in qualità di maestro di sala presso vari teatri europei e ha collaborato con nomi celebri quali Ghena Dimitrova, Giovanna Casella, Francesca Patanè, Gianfranco Cecchele, Marco Berti, Giuseppe Filianoti, Denia Mazzola Gavazzeni.
Tiziano Manzini, nato a Bottanuco (Bg) nel 1958, inizia l’attività di attore professionista nel 1982. Tra i molti seminari seguiti, quelli con Kaya Anderson del Roy Hart Theater (Francia), Marisa Fabbri dell’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma, Mamadou Dioume e Bruce Meyers (attori della Compagnia di Peter Brook) e con il drammaturgo Giuseppe Manfridi per il lavoro di scrittura teatrale. Fin dall’inizio ha lavorato con il gruppo di artisti con i quali ha creato il Pandemonium Teatro di Bergamo in allestimenti destinati sia ai ragazzi che agli adulti, spettacoli che sono stati visti nei principali festival e programmati dai più importanti teatri italiani.
Come è tradizione, l’ingresso alla Sala Piatti è libero fino all’esaurimento dei posti.
immagini:
Denia Mazzola Gavazzeni - Tiziano Manzini