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Bergamo, settembre 2008

È divenuta ormai una tradizione nell’ambito di Bergamo Estate l’appuntamento di settembre al Chiostro del Seminarino di Bergamo Alta: si è giunti quest’anno alla quinta edizione, che prevede come di consueto tre serate. La proposta artistica dell’Associazione Musica Aperta, in collaborazione con l’Unione ex-alunni e amici del Seminarino, la Società Italiana Musica Contemporanea e il sostegno di UBI Banca, desidera come sempre trovare un punto d’incontro tra suggestione ambientale e cura nell’articolazione dei programmi, disegnati con accostamenti inediti, senza peraltro mai mettere in discussione la piacevolezza e la comprensibilità dell’ascolto.

Queste caratteristiche potranno essere verificate fin dal primo appuntamento, lunedì 8 settembre alle ore 21, con il récital del violoncellista Andrea Favalessa, spaziante su tutto l’arco temporale del repertorio dello strumento: “ricercari su quattro corde” che prendono le mosse, appunto, da un Ricercare del bolognese Domenico Gabrielli, operante alle soglie del Settecento, sottolineando la compresenza apparentemente contraddittoria di rigore e libertà che – con vari gradi d’evidenza – emerge in ogni “solo” dedicato allo strumento ad arco. In questa occasione il solista si misurerà con la Suite n°4 di Bach, con un’analoga composizione di Gaspar Cassadò (dove il grande virtuoso mescola echi barocchi e suggestioni folcloriche), con un’impegnativa Sonata dell’ungherese György Ligeti, sino a tre recenti pagine, a firma di Pieralberto Cattaneo, Massimo Di Gesu e Umberto Bombardelli.

Giovedì 11 settembre sarà invece protagonista “un insolito duetto”, ovvero il flauto di Mario Carbotta e il mandolino di Avi Avital: forse non tutti sanno che lo strumento così facilmente evocativo della più tradizionale iconografia partenopea possiede un passato “classico” radicato in città assai più settentrionali come Venezia, Parigi e Amsterdam. Proprio a Parigi un bergamasco di cui fino a poco tempo addietro si ignorava persino l’esistenza, Giacomo Vegini, pubblica nella seconda metà del Settecento una serie di Duetti notturni, tre dei quali forniranno la cornice del programma, arricchito da una trascrizione primo ottocentesca di due arie mozartiane, da un altro Duetto di Giovanni Francesco Giuliani e da una Suite in prima esecuzione assoluta di Pieralberto Cattaneo, che rilegge in chiave moderna gli stilemi e le movenze amabilmente futili di questo prezioso repertorio.

Col terzo appuntamento, lunedì 15 settembre sempre alle ore 21, si potranno ascoltare “Concerti e Sinfonie del Classicismo”, musiche originali e trascrizioni sempre “originali” (in quanto realizzate da musicisti della stessa epoca) per strumenti a fiato. Il Gruppo Fiati Musica Aperta diretto da Pieralberto Cattaneo dialogherà col pianoforte di Pietro Barbareschi nel Concertino in mi bemolle di Joseph Triebensee e nella Chasse op. 44 di Pavel Vranicky, due rari esempi di questa combinazione concertante, per poi affrontare la Sinfonia Oxford di Haydn nella trascrizione di Triebensee.

Tutti i concerti sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti e potranno realizzarsi anche in caso di maltempo nella sala attigua al chiostro.

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