Associazione Musica Aperta - 24125 Bergamo - via Borgo Palazzo, 31 - tel. e fax 035/242287

Sebastian Ullrich - DonauKurier, 16 ottobre 2007

Stimolante repertorio: Gruppo Fiati Musica Aperta

Mendorf (DK) È un’interessante idea di programma eseguire opere di Simon Mayr alternate a opere di Beethoven. Ciò produce una particolare dinamica della curiosità, rendendo evidente come la musica per strumenti a fiato del maturo Classicismo respiri già sotto vari aspetti l’atmosfera del Preromanticismo. Questo è stato posto in evidenza dal bergamasco docente di composizione Pieralberto Cattaneo col suo Gruppo Fiati Musica Aperta nella chiesa di San Leodegar di Mendorf.

Simon Mayr studiò le tecniche compositive dei suoi contemporanei con tale approfondimento da divenire presto maestro e poter egli stesso realizzare una copiosa produzione. Dal punto di vista storiografico egli prende posto col suo linguaggio tra Classicismo e Romanticismo. Beethoven ha sia portato a conclusione il Classicismo che anche, in molte sue opere, aperto la strada al Romanticismo; nel corso della sua produzione egli ha portato al culmine le possibilità compositive del suo tempo, liberandosi dai tipici e convenzionali andamenti che sono ancora evidenti nelle opere giovanili di Mozart e in alcune di Haydn, quasi prodotte a metraggio.

Anche ad esempio nella trascrizione per fiati dei Lieder, proposti da Cattaneo in San Leodegar, le musiche di Beethoven non perdono nulla della loro concentrazione e del loro interesse. In sempre nuove forme si sviluppano voci principali e secondarie, melodie e accompagnamenti, portando alla meraviglia. Beethoven combina l’ironia più tetra col pathos, come nella Marcia del Fidelio; fa emergere gli strati profondi dell’emozione umana, come nello splendido Bitten, scrive corali riverentemente contemplativi, come in Die Ehre Gottes aus der Natur; nella trascrizione di Cattaneo del Bußlied da Gellert si dispiega una variegata alternanza dei timbri - molto ben eseguita dai fagotti e dai corni. Nella congeniale trascrizione dal Fidelio di Wenzel Sedlak si sviluppa, pure nella versione cameristica per fiati, in una veste sonora più ridotta, un tessuto sinfonico dall’intenso lavoro tematico, che, attraverso ogni gruppo strumentale, connette ciascuna linea sonora in una compattezza senza falle.

Tra questi tali contenitori di energia musicale Cattaneo ha posto brani di Simon Mayr e di suoi contemporanei. I Notturni di Mayr sono brevi Divertimenti, che risuonavano per diletto nelle corti del tempo. Egli costruisce, sulle tipiche convenzioni del Classicismo, piacevolissima musica con grande sapienza artigianale. I suoi brani in forma di variazione sono gustosi “studi”. Da ciò deriva la riuscita, programmatica dinamica: mentre Beethoven esige, Mayr regala pura gioia all’esperienza uditiva. E Mayr ha qualcosa che si incontra assai di rado in Beethoven: un umore spensierato.