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Bergamo, aprile 2007
Mercoledì 4 aprile il concerto straordinario a chiusura della ventiseiesima edizione degli Incontri Europei con la Musica (ore 21) è una coproduzione con la quindicesima stagione di Milano Classica, in occasione della Settimana Santa, in preparazione alla Pasqua. L’orchestra milanese, ospite a Pavia (3 aprile) e a Bergamo (mercoledì 4 aprile), rispettivamente nella Chiesa di San Francesco e nella Basilica di Santa Maria Maggiore, per ragioni e su modelli differenti due gioielli dell'architettura ecclesiastica, propone un programma che rimanda in buona misura al “clima” della Settimana che precede la celebrazione della Passione di Cristo. A cui specificamente “allude” la Prima lamentazione del Giovedì Santo di Giacomo Gozzini, in prima esecuzione in tempi moderni nella revisione di Pieralberto Cattaneo, composta dall’autore proprio per il giorno che precede la morte del Signore. Appartenente a un gruppo di lavori del genere giacenti nel Fondo della Basilica di Santa Maria Maggiore, anche la Lamentazione di Gozzini si fa testimonianza degli “usi liturgici” della Basilica stessa, la cui attività tocca punte di fervore proprio in concomitanza con i riti della Settimana Santa. Lavoro di rilevante interesse, risalente agli anni, tra il 1718 e il 1745, in cui Gozzini stesso è attivo come Maestro di Cappella in Santa Maria Maggiore, sotto una patina di “antichità” nasconde una scrittura particolarmente ricca dal punto di vista armonico, contenuta entro una struttura melodicamente libera, non ascrivibile a modelli formali rigidi o chiusi, come quelli cui la musica vocale dell'epoca ci ha abituati.
Non meno solenne la Messa haydniana scelta a coronamento del programma: quella Missa in angustiis, altrimenti nota con i titoli apocrifi di Messa di Nelson e di Messa imperiale, composta da Haydn sul calare del 1798, dopo aver terminato la “fatica” della Creazione, di cui la stessa Messa pare essere debitrice in riferimento a quegli aspetti, legati soprattutto all’elaborazione della scrittura corale, in buona misura libera e non facilmente riconducibile a strutture contrappuntistiche accademiche. Interamente concepita nella tonalità di re minore, non di rado contrappone al generale clima maestoso, sottolineato più volte lungo il lavoro dalla preminenza di timpani e trombe che a tratti ne rendono l’andamento addirittura marziale - si ascoltino in particolare il Kyrie, il Crucifixus e il Benedictus -, il calore e la libertà della vena melodica dell’autore.
Secondo gli usi liturgici della Salisburgo di Mozart, che prevedevano - com’egli stesso racconta in una lettera a Padre Martini - l’inserimento entro la struttura della Messa di pagine per soli strumenti, specificamente Sonate da chiesa, il programma prevede l’innesto, tra il Gloria e il Credo della Messa di Haydn, di una Sonata da chiesa in re maggiore KV 144 di Mozart stesso, composta tra il maggio e il luglio del 1771, come altri lavori del genere, e come quelli concepita intorno a due temi contrastanti, seguiti da una sorta di coda con brevissimo sviluppo, cui tiene dietro una ripresa dei temi, dapprima “letterale”, poi variata. Non casuale la scelta di tale Sonata, impostata nel modo maggiore rispetto alla Messa haydniana, che pure in re maggiore, in un clima di non celata esultanza, si chiude.
L’esecuzione è affidata ai solisti e al coro I Civici Cori – Accademia Internazionale di Musica di Milano (m° del coro e continuo Mario Valsecchi) e all’Orchestra Milano Classica; direttore Pieralberto Cattaneo.
Pieralberto Cattaneo. Diploma di Composizione a Bergamo con Vittorio Fellegara; borsista e diploma di merito all'Accademia Chigiana di Siena (Franco Donatoni) e alla masterclass di Witold Lutoslawsky a Groznyan (Croazia). Laurea a pieni voti e lode all’Università di Bologna in Discipline delle Arti, Musica e Spettacolo con una tesi sulla musica sacra di Donizetti (relatore Luigi Rognoni). Docente di Composizione all’Istituto musicale “Donizetti”di Bergamo. Premi e menzioni in concorsi nazionali e internazioni di composizione; opere eseguite in festival e rassegne internazionali, commissionate e trasmesse dalle Radio Nazionali di Italia, Germania, Ungheria, Romania, Moldavia, Spagna, Gran Bretagna, Polonia, Jugoslavia, Russia, ..., pubblicate e incise su CD e LP delle case BMG Ariola, EDI-PAN, Rugginenti, Tirreno editoriale, Sinfonica … . Come direttore è stato allievo in corsi tenuti da Franco Ferrara e Bruno Martinotti. Ha fondato nel 1975 il Gruppo Fiati Musica Aperta, col quale tenuto numerosissimi concerti in tutto il mondo, incidendo tra l’altro un LP di musiche inedite di Donizetti e Mayr più volte trasmesso da varie emittenti europee e 2 CD di musica contemporanea italiana. Ha fondato l’Orchestra da camera degli “Incontri Europei con la Musica” con la quale ha inciso, per la Dynamic, la prima moderna dello Stabat Mater in do minore di G.S. Mayr. Ha inciso inoltre un CD con la violinista Bin Huang (1o Premio Paganini) e l’orchestra “Gli archi italiani” e la prima esecuzione moderna dei Vespri per il Corpus Domini di G.S. Mayr. Dirige regolarmente orchestre sinfoniche e da camera in Italia, Francia, Germania, Austria, Spagna, Portogallo, Ungheria, Repubblica Ceca, Romania, Moldavia (in concerti spesso registrati dalle emittenti nazionali), Turchia, Egitto, Corea, U.S.A. ... in un ampio repertorio classico, romantico e contemporaneo che comprende anche numerose riscoperte e revisioni di brani inediti di compositori italiani dei secoli XVIII e XIX (Coccia, Donizetti, Lenzi, Mayr ...). Come musicologo è spesso invitato a convegni internazionali dedicati a Donizetti, Mayr, Alfredo Piatti e alla musica sacra fra Sette e Ottocento.
L’Orchestra da camera Milano Classica nasce nel 1993, per iniziativa di alcuni musicisti provenienti dall’Angelicum, gloriosa istituzione milanese. Da allora Milano Classica realizza una propria stagione concertistica presso la Palazzina Liberty e tiene concerti in Italia e tournées all'estero, partecipando a prestigiosi festival internazionali. Ha collaborato con artisti celeberrimi, quali Riccardo Muti, Diego Fasolis, Roberto Gini, Umberto Benedetti Michelangeli, Luigi Alberto Bianchi, Fabio Biondi, Mario Brunello, Giuliano Carmignola, Enrica Cavallo, Laura De Fusco, Karl Leister, Omar Zoboli, Franco Gulli, Alexander Lonquich. Molti gli autori contemporanei, tra i quali Ennio Morricone, che hanno scritto per la formazione. Le sue incisioni – comprendenti anche prime esecuzioni assolute – per le etichette Bongiovanni, Dynamic, Tactus, La Bottega Discantica, Veermer Classics sono state spesso segnalate dalla critica internazionale specializzata.
Come di consueto, l’ingresso al concerto è libero fino all’esaurimento dei posti.
immagini:
Pieralberto Cattaneo - Milano Classica