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Bergamo, marzo 2007
Un’atmosfera viennese connoterà il concerto del Gruppo Fiati Musica Aperta diretto da Ludovico Pelis, pianoforte solista Simone Pagani, sabato 3 marzo alle ore 16 in Sala Piatti, quarto dalla XXVI edizione degli Incontri Europei con la Musica: non sarà, come si potrebbe pensare, il ritmo del valzer, bensì il colore caratteristico dell’insieme di soli strumenti a fiato che, proprio nella capitale danubiana, trova la sua massima fortuna negli sessant’anni a cavallo del Milleottocento. Grazie all’apporto di musicisti in massima parte provenienti dalla Boemia, molti esponenti della nobiltà costituiscono private "armonie" (così venivano definiti tali gruppi), per i quali anche Haydn, Mozart e Beethoven scrissero brani originali.
Tuttavia il grosso del repertorio era costituito da trascrizioni, di opere e balletti in particolare, ma anche di sinfonie e persino di brani da camera e sonate per pianoforte (la Patetica di Beethoven, ad esempio): uno di questi infaticabili arrangiatori fu il boemo Joseph Triebensee, oboista e compositore, di cui abbondano nelle biblioteche dell’Europa centrale le trascrizioni di capolavori dei classici viennesi. In quanto specialista non può far meraviglia la sua idea di contrapporre al pianoforte solista non l’orchestra, ma i soli fiati in un piacevole Concertino originale in cinque movimenti, concepito come una Serenata concertante, pubblicato nel 1806. L’idea non restò isolata, perché l’anno successivo anche il moravo Pavel Vranicky pubblicherà a Vienna La chasse, altro brano per pianoforte e fiati, stavolta in un solo movimento, con le obbligatorie fanfare dei corni a far da cornice alle evoluzioni del solista: entrambi i brani saranno proposti nella prima parte dell’appuntamento pomeridiano.
La seconda parte sarà dedicata invece alla trascrizione dell’Ouverture e di cinque momenti del Fidelio, nella versione, autorizzata da Beethoven, di Wenzel Sedlak, clarinettista e compositore, altro elemento di spicco della scuola boema trapiantato nella capitale dell’Impero. Il suo lavoro artigianale si fa ancor oggi apprezzare per l’efficace distribuzione del materiale musicale fra le varie voci che affida un ruolo interessante anche al secondo strumento di ciascuna coppia: questo è in perfetta sintonia con la densità del linguaggio beethoveniano, nel quale, anche quando una linea è predominante, vi è sempre un ricco contrappunto di frammenti tematici o di incisi ritmici che non sono mai semplice accompagnamento.
Simone Pagani ha studiato pianoforte all’Istituto musicale "Donizetti" di Bergamo con F. Scarpellini, diplomandosi brillantemente; si è poi perfezionato all’Accademia musicale pescarese, a Conegliano Veneto e a Boario Terme (con F. Mezzena), a Chioggia (con M. Delli Ponti e P. Rattalino), Losanna (École internationale con F. Zadra); ha ottenuto premi al concorso internazionale di Capri e ad Acqui. Come solista ha suonato con la Mediterranean symphony orchestra, Kammermusik di Napoli, Sinfonietta italiana, Stabile di Bergamo, Sinfonica giovanile fiamminga, Radio TV rumena, Filarmonica "P. Contantinescu" ... È responsabile per l’Italia dell’associazione "El sonido y el tiempo" di Buenos Aires (patrocinata dal Conservatorio superiore nazionale); nella capitale argentina è stato invitato nel 1998 come assistente di A. De Raco e membro della giuria del Corso-concorso internazionale e ha registrato per la TV Multicanal.
Ludovico Pelis si è diplomato all’Istituto "Donizetti" in composizione (con V. Fellegara) e pianoforte (con R. Frattini). Laureato in Filosofia all’Università di Milano, si è diplomato in direzione d’orchestra al Conservatorio "Verdi" sotto la guida di V. Parisi, perfezionandosi poi con G. Gelmetti (Accademia Chigiana di Siena), A. Ceccato (a Milano) ed E. Acél (a Vienna). Nel 2005 è stato fra i tre finalisti (premio non assegnato) del concorso internazionale "F. Capuana" di Spoleto per direttori d’orchestra. In Italia ha diretto I Pomeriggi Musicali, Milano Classica, l’orchestra G. Cantelli, l’orchestra dell’Università statale di Milano, l’orchestra Città di Magenta, l’orchestra stabile "G. Donizetti". Nel 2004 ha aperto le stagioni concertistiche a Tijuana ed Ensenada (Messico) con l’Orchestra della Bassa California; recentemente ha diretto a Tirana l’Orchestra del Teatro Nazionale.
Il Gruppo Fiati Musica Aperta, fondato nel 1976 da Pieralberto Cattaneo, ha preso parte a importanti stagioni concertistiche italiane e si è fatto apprezzare in numerose tournées: Austria (Feldkircher Schoß- und Palaiskonzerte), Belgio (Festival van Vlaanderen, con registrazioni per la Radio Nazionale Belga), Croazia (Ljetni Festival Rovinj), Francia (Été musical de Tarantaise), Germania (Hohenloher Kultursommer, Internationale Musiktage Dom zu Speyer, Kammeroper Frankfurt a.M., Tage der Neuen Musik Würzburg, Simon Mayr-Tage Ingolstadt), Jugoslavia, Malta (Teatro Manoel), Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia (Ljubljana Festival, Festival Radovljica), U.S.A. ... Ha registrato un LP di musiche inedite sacre e da camera di G. Donizetti e G.S. Mayr. Opera anche nel campo della musica contemporanea, con prime esecuzioni assolute in concerti più volte trasmessi da RadioTre e dalle Radio tedesche e in due CD incisi per la TGE.
Come di consueto l’ingresso al concerto è libero fino all’esaurimento dei posti.
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Gruppo Fiati Musica Aperta