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Bergamo, marzo 2005

La variazione, in alcune delle sue innumerevoli forme nelle quali s’è concretizzata nel corso della storia, sarà la protagonista del concerto del Gruppo Fiati Musica Aperta, quinto della ventiquattresima stagione degli Incontri Europei con la Musica.

Sabato 5 marzo alle ore 16 in Sala "Piatti" l’ensemble cittadino (Marcello Giolo, ottavino; Giovanni Perico e Maurizio Beltrami, flauto; Angelo Giussani, oboe; Giuseppe Cattaneo, oboe e corno inglese; Savino Acquaviva e Roberto Bergamelli, clarinetto; Valerio Maini ed Ezio Rovetta, corno; Ugo Gelmi, Roger Rota e Paolo Valsecchi, fagotto; Giampiero Fanchini, contrabbasso) esordirà con una Sinfonia a otto di Ludovico Grossi da Viadana intitolata "La Bergamasca", nella quale la scrittura "a doppio coro" è sfruttata per brillanti effetti di contrapposizione tra le diverse entità sonore.

Seguirà il Divertimento "Corale di S. Antonio", attribuito ad Haydn, in cui da un antico canto di pellegrini, utilizzato come secondo movimento, viene ricavato il materiale tematico anche degli altri tempi, secondo una sia pur rudimentale concezione unificante. A conclusione della prima parte saranno proposti tre "Contrapuncti" dall’Arte della fuga di Bach, dove il concetto di "variazione" è inteso nel senso di creare sempre rinnovate alternative contrappuntistiche al tema fondamentale.

La seconda parte del concerto è invece interamente dedicata a Brahms, con le trascrizioni dell’Allegretto della Seconda Sinfonia e delle mirabili Variazioni su un tema di Haydn, in cui il "Corale di S. Antonio", già semplicemente variato dal compositore settecentesco, dà vita a un ciclo di straordinaria coerenza e stupefacente varietà, tanto rigoroso nello sfruttare ogni minimo appiglio del tema, quanto immaginifico nel fare di ogni variazione un momento espressivo pienamente concluso in sé stesso.

Sul palco della Sala "Piatti" sarà il Gruppo Fiati Musica Aperta, fondato nel 1976 da Pieralberto Cattaneo e affermatosi nel Concorso internazionale di Stresa 1981. Ha preso parte a importanti stagioni concertistiche facendosi apprezzare in numerose tournées in tutto il mondo e registrato un LP di musiche inedite sacre e da camera di G. Donizetti e G.S. Mayr. Opera anche nel campo della musica contemporanea, con prime esecuzioni assolute in concerti più volte trasmessi da RadioTre e dalle Radio tedesche e in due CD incisi per la TGE. Tra le partecipazioni più recenti, l’Estate musicale dell’Hohenlohe (per due anni consecutivi), il Festival delle Fiandre (concerto registrato e trasmesso dalla Radio nazionale belga) e gli Internationale Musiktage Dom zu Speyer.

Guiderà la formazione bergamasca la giovane bacchetta di Jacopo Doro, che ha sostituito l'indisponibile Mihai Stefanescu. Doro, nato a Milano nel 1974, si è diplomato in viola al Conservatorio "Verdi" avendo pure frequentato i corsi di Composizione con B. Zanolini e F. delli Pizzi. Ha iniziato la carriera di strumentista in varie formazioni cameristiche e nell’Orchestra sinfonica "G. Verdi" di Milano. Si è diplomato con Donato Renzetti all’Accademia di alto perfezionamento di Pescara, dove ha frequentato il corso triennale di Direzione d’orchestra e il corso di Opera. Nel 2000 ha fondato la "Milano Chamber Orchestra"; il suo debutto internazionale è avvenuto a Tokyo, dove ha diretto tre concerti con la "Lusca Festival Orchestra"; sono poi seguiti inviti a San Marino, in Germania e negli U.S.A; nel 2003 ha diretto in Francia gli "Archi della Scala" e quest’anno debutterà nelle produzioni operistiche in Italia (Elisir d’amore) e Giappone (Don Giovanni).

L’ingresso al concerto è libero, ma rigorosamente limitato all’esaurimento dei posti a sedere disponibili in Sala "Piatti".