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Bergamo, febbraio 2005
I tradizionali appuntamenti pomeridiani con la musica da camera degli Incontri Europei con la Musica riprendono sabato 5 febbraio alle ore 16 in Sala "Piatti" con un concerto dedicato alla musica barocca nel quale, insieme a figure significative del Settecento europeo, troverà posto anche una moderna reinterpretazione di stilemi del passato.
L’apertura della ventiquattresima edizione vedrà sul palcoscenico un quartetto sardo, l’Ensemble Elipsis di Sassari (Maria Paola Mulas, flauto; Alberto Cesaraccio, oboe; Fabio De Leonardis, violoncello; Alessandra Cau, clavicembalo).
Nel programma figura anzitutto la prima ripresa moderna di un brano del bergamasco Carlo Antonio Marino, violinista attivo nella Cappella Musicale di S. Maria Maggiore tra Sei- e Settecento e compositore all’epoca di rinomanza europea (le sue musiche venivano pubblicate in Olanda, allora centro dell’industria editoriale): si tratta della Sonata in do maggiore op.VII n.1, in quattro movimenti, risalente ai primissimi anni del XVIII secolo.
Ugualmente interessante dovrebbe risultare l’esecuzione di due Sonate in trio di Johann Joachim Quantz, il maggior flautista dell’epoca bachiana, maestro di Federico il Grande e autore di un fondamentale trattato sull’interpretazione: compositore assai prolifico di musica che oggi diremmo "di consumo", ma con un mestiere irreprensibile e un’indiscussa capacità di non far troppo pesare la non grande varietà del proprio vocabolario.
Altrettanto abile nel rendere attraente l’inevitabile riproposizione di atteggiamenti e soluzioni formali è pure Georg Philipp Telemann, anche più sciolto e inventivo nel combinare contrappunto e condotta melodica, come potrà testimoniare la Sonata in do minore.
Infine una prima esecuzione assoluta di Pieralberto Cattaneo, Lacrhrymæ novæ, in cui un frammento di Dowland (autore di sette Pavane intitolate Lacrhrymæ) diviene lo spunto per intrecciare dialoghi insoliti per una tipica formazione barocca.
L’Ensemble Ellipsis è attivo da diversi anni e si è recentemente legato all’associazione sassarese da cui prende il nome per perseguirne gli stessi scopi: diffusione della musica in generale, ma con un’attenzione particolare a quella cosiddetta "antica". Ellipsis sta infatti a indicare una figura retorica di particolare importanza nella pratica musicale del XVII e XVIII secolo: inizialmente corrispondeva all’omonima figura verbale, significando elisione, cioè sottintendimento di parte del discorso musicale; in seguito indicò un brusco cambiamento di "affetto", come ad esempio un improvviso passaggio da uno stato di gioia a uno di dolore. Il gruppo svolge la propria attività in diverse formazioni (a partire dal duo) e si evolve in continuazione verso nuovi e più ampi insiemi. Alterna abitualmente concerti di sola esecuzione a incontri musicali o vere e proprie lezioni-concerto, nelle quali sono trattati, con ampie illustrazioni verbali, diversi particolari temi del periodo barocco (ad esempio, l’uso della retorica o altri aspetti formali e interpretativi della musica dell’epoca) o altri della storia della musica. L’Ensemble Ellipsis ha tenuto tournées in Belgio e Australia, con concerti nella sede del Parlamento Europeo, un ciclo di lezioni-concerto alla Scuola Europea di Bruxelles e registrazioni per le emittenti nazionali australiane SBS e ABC. Si è esibito in gran parte dell’Italia, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia.
L'ingresso al concerto è libero, ma rigorosamente limitato all'esaurimento dei posti a sedere disponibili in Sala "Piatti".
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Ensemble Ellipsis