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Bergamo, ottobre 2003
Domenica 26 ottobre alle ore 18 nella Basilica di Santa Maria Maggiore in Bergamo (ingresso libero) la riscoperta della musica di Simone Mayr segnerà una tappa significativa con la prima esecuzione moderna dei Vespri per il Corpus Domini del 1802. In quell’anno Mayr fu nominato Maestro di Cappella della Basilica bergamasca e, nella festività dal Corpus Domini, fece eseguire i Vespri, le cui partiture, oggi conservate nella Civica Biblioteca "A. Mai", sono state ricostruite da Alberto Firrincieli e Pieralberto Cattaneo.
Queste musiche richiesero alla compagine vocale-strumentale agli ordini di Mayr una prova assai impegnativa. Dopo il Domine ad adjuvandum in sol maggiore, breve pagina d’apertura, il Dixit in re maggiore divide il lungo testo del salmo alternando brani corali a versetti solistici: si tratta di otto episodi ben differenziati, ove si ritrovano momenti di estroversione sonora (dovuta anche all’impiego di trombe e timpani) e di sapienza contrappuntistica accanto a elaborati versetti solistici, con calcolata alternanza nel dispiegare le forze esecutive a disposizione. Anche il salmo successivo, il Confitebor in si bemolle maggiore, è concepito su larga scala: cinque episodi, con un impegnativo versetto solistico per il basso. Non partecipando qui né il coro né trombe e timpani, la tavolozza sonora gioca maggiormente con effetti "concertanti" in un continuo dialogo.
I Vespri proseguono con Credidi (la maggiore), Lauda Jerusalem (fa maggiore) e Magnificat (re maggiore). Il primo brano è di ampiezza minore rispetto ai precedenti, anche per non eccedere coi tempi della funzione, e limita l’apporto strumentale ai soli archi, mentre il secondo presenta un’insolita e interessante serie di variazioni e fuga su uno spunto gregoriano. Nel terzo brano ritornano in organico trombe e timpani, con un evidente senso di ricapitolazione conclusiva.
L’esecuzione, promossa dalla Civica Biblioteca e dall’Associazione Musica Aperta, è stata resa possibile dal sostegno e dalla collaborazione della Fondazione della Comunità Bergamasca, del Comune di Bergamo e dell’Opera Pia Misericordia Maggiore; essa sarà affidata al soprano Silvia Bossa, al contraltista Gianluca Belfiori Doro, al tenore Alessandro Codeluppi, al basso Vito Priante, al coro Nuova Polifonica Ambrosiana e all’Orchestra da Camera Milano Classica diretti da Pieralberto Cattaneo.
Il giorno seguente, lunedì 27 ottobre, l’esecuzione sarà replicata a Milano nella Palazzina Liberty alle ore 21.
Pieralberto Cattaneo si è brillantemente diplomato in composizione all’Istituto musicale Donizetti di Bergamo sotto la guida di V. Fellegara, avendo pure seguito i corsi di pianoforte e direzione d’orchestra; nella stessa scuola è ora docente di composizione. Si è perfezionato con F. Donatoni e W. Lutoslawski (composizione), F. Ferrara e B. Martinotti (direzione d’orchestra); sue composizioni sono state eseguite e premiate in importanti festival, trasmesse da varie emittenti europee, pubblicate e incise da EDIPAN, BMG, Ariola, Rugginenti. Laureato al D.A.M.S. di Bologna, ha diretto prestigiose orchestre sinfoniche in tutto il mondo: tra i suoi più recenti impegni la prima esecuzione alla radio rumena dell’opera teatrale Il menestrello di L. Mânzat Simion e la partecipazione al Festival internazionale "Pontes 2003" alla guida dei Virtuosi di Praga.
Silvia Bossa, nata a Roma, formatasi musicalmente come violinista, si è dedicata al canto diplomandosi con il massimo dei voti, perfezionandosi poi con J. Hamari e M. Rinaldi. Ha vinto numerosi concorsi internazionali tra cui il "Rolando Nicolosi", il "Giacomantonio" ed il "Giuseppe di Stefano". Voce duttile, ha un repertorio che spazia dal Barocco alla musica contemporanea; ha registrato in prima mondiale Il Giustino di Vivaldi per l’etichetta Bongiovanni.
Gianluca Belfiori Doro, compiuti gli studi di canto, si è perfezionato con R. Scotto, R. Kabaivanska, G. Devinu e B. Manca di Nissa. Dopo il debutto al Teatro Politeama di Palermo nell’Agrippina di Händel (1997), ha interpretato diversi ruoli in opere di Mozart; ha cantato al Glyndebourne Opera Festival nella Rodelinda di Händel, all’Oude Libertas Anfitheater di Cape Town nell’Orfeo ed Euridice, al Festival Cervantino di Guanajuato e Città del Messico... Per Bongiovanni, oltre ad aver registrato musiche di Porpora e Hasse, ha inciso Il Giustino di Vivaldi e Il dolore di Maria Vergine di Alessandro Scarlatti.
Alessandro Codeluppi ha un vasto repertorio operistico da tenore lirico; ha eseguito inoltre numerose composizioni di genere sacro, oratoriale e sinfonico e cicli liederistici completi. Ha cantato alla Scala di Milano, al Rossini Opera Festival, al Festival della Valle d’Itria, all'Opéra Comique (Parigi), SemperOper (Dresda), Konzerthaus (Vienna), Teatro Strehler (Milano) e nei teatri di Bad Wildbad, Dordrecht, Birmingham, Cambridge, Odense. Tra le incisioni: Meyerbeer, Robert le diable; Rossini, La pietra del paragone e Il signor Bruschino; Pergolesi-Paisiello, Stabat Mater; Cimarosa, L’impresario in angustie.
Vito Priante ha recentemente cantato con importanti gruppi, tra cui la Cappella della pietà dei Turchini e il Complesso barocco di A. Curtis. Nel 2002 ha debuttato nella Serva Padrona di Pergolesi al Teatro Goldoni di Firenze e in Gianni Schicchi al Teatro dei Rinnovati di Siena e alla Pergola di Firenze. Ha poi collaborato come solista all’esecuzione dei Chichester Psalms di L. Bernstein sotto la direzione di D. Oren. Al Maggio Fiorentino ha cantato in Death in Venice di Britten e in The Banquet di Panni. Nel maggio 2003 ha vinto la sesta edizione del Premio "Caruso".
La Nuova Polifonica Ambrosiana si è costituita nel 1980 per continuare l’attività della Polifonica Ambrosiana, fondata nel 1947 da Monsignor Biella. Presente nel 1991 alle celebrazioni per l’anno vivaldiano a Vicenza e Venezia, ha più volte rappresentato l’Italia all’estero in tournées in Corea (1989), Giappone (1992), Inghilterra (1990), Francia (1993) e Svizzera (1996). Collabora con importanti complessi strumentali e orchestrali; nel 1997 è stata insignita dal Comune di Milano dell’Attestato di Benemerenza Civica per la cinquantennale attività.
L’Orchestra da Camera Milano Classica nasce nel 1993, per iniziativa di alcuni musicisti provenienti dalla gloriosa istituzione milanese dell’Angelicum. Realizza una stagione concertistica in Milano, con sede presso la Palazzina Liberty (appuntamenti bisettimanali da gennaio a giugno), oltre a stagioni in decentramento. Ha tenuto concerti in Italia e tournées all’estero (Austria, Germania, Belgio, Slovenia, Turchia) partecipando a prestigiosi festival internazionali (Lubiana, Ankara, Fiandre, Feldkirch, Eté Mosan). Ha collaborato con artisti celeberrimi, quali R. Muti, A. Cassuto, D. Fasolis, R. Gini, L.A. Bianchi, F. Biondi, M. Brunello, G. Carmignola, E. Cavallo, L. De Fusco, K. Leister, F. Gulli, A. Lonquich. Molti gli autori contemporanei che hanno scritto per la formazione; le sue incisioni – comprendenti anche prime esecuzioni assolute – per le etichette Dynamic, Tactus, La Bottega Discantica, Veermer Classics sono state spesso segnalate dalla critica internazionale specializzata.