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Bergamo, marzo 2001
Non poteva mancare tra gli appuntamenti degli Incontri Europei con la Musica un omaggio al grande violoncellista Alfredo Piatti, di cui ricorre quest’anno il centenario della morte. Sabato 31 marzo alle ore 17 al Teatro del Borgo di piazza Sant’Anna (ingresso libero fino a esaurimento dei posti, con il consueto preludio al mattino della lezione-concerto per le scuole) il violoncellista Christian Bellisario e la pianista Irina Monti eseguiranno nella prima parte il Capriccio per violoncello solo sopra un tema della "Niobe" di Pacini e la prima delle sei Sonate, quella in do maggiore op.28; nella seconda parte proporranno invece due brani che hanno fatto parte del repertorio del concertista, ovvero le Variazioni concertanti op.17 di Mendelssohn (che stimava molto il violoncellista bergamasco, con il quale tenne numerosi concerti in Inghilterra) e la Sonata in sol minore op5 n.2 di Beethoven.
Alfredo Piatti nacque a Bergamo l’8 gennaio 1822, studiò il violoncello con G.Zanetti e si diplomò poi al Conservatorio di Milano appena quindicenne nel 1837 sotto la guida di Vincenzo Merighi. Nel 1838 debuttò al Teatro alla Scala di Milano e, dopo aver suonato nelle principali città italiane, effettuò diverse tournées attraversando tutta l’Europa: si esibì a Vienna, Monaco, Parigi, Bruxelles, Francoforte, Berlino, Lipsia, Dresda, Bonn, Cracovia, Varsavia, San Pietroburgo, Dublino, Belfast ... . Dal 1844 si stabilì a Londra, dove divenne presto una delle figure più in vista della vita musicale inglese; fece parte del quartetto della Regina Vittoria, collaborò con alcuni fra i più grandi musicisti dell’epoca: Felix Mendelssohn-Bartoldy, Franz Liszt, Giacomo Meyerbeer. Suonò al fianco di pianisti come Anton Rubinstein, Clara Wieck, Edward Grieg, violinisti come Camillo Sivori, Joseph Joachim, Antonio Bazzini, Heinrich Ernest, Henryk Wieniawski, Henri Vieuxtemps e con il contrabbassista Giovanni Bottesini. Questa dimensione europea si respira anche nella sua produzione musicale, in cui gli "italianismi", certe movenze melodiche di matrice melodrammatica, sono asserviti a una logica compositiva articolata e complessa, tipica della grande tradizione strumentale tedesca.
Di formazione milanese, Christian Bellisario ha voluto svolgere la sua ricerca nel campo della tecnica e dell’arte violoncellistica al seguito dei più grandi strumentisti del nostro secolo: con Janos Starker, raffinato interprete e profondo didatta, con Karine Georgian e David Geringas, allievi prediletti di Mstilav Rostopovic e della famosa scuola russa e, per le prassi di esecuzione della musica barocca, con Anner Bylsma e Jordi Savall. Così il suo repertorio può spaziare dal Barocco (è stato l’artefice di alcune riscoperte) alle pagine classiche, fino a composizioni contemporanee spesso a lui dedicate; si esibisce sovente anche in veste di direttore solista. Insegna al Conservatorio "Verdi" di Como.
Cresciuta in una famiglia di musicisti, Irina Monti ha iniziato lo studio del pianoforte alla Scuola di musica di Gorki, ha proseguito gli studi al Conservatorio "Glinka" di Gorki sotto la guida di Olga Lebedeva e si è diplomata nelle facoltà di solista, accompagnamento al pianoforte, musica da camera e pedagogia musicale, terminando la propria formazione nel 1981. In seguito ha insegnato presso il Collegio musicale della Siberia e al Conservatorio di Gorki, sempre svolgendo attività solistica e da camera. Abita a Lugano dal 1991 ed è invitata regolarmente al ciclo per la musica cameristica "Mosaico" realizzato sotto il patrocinio dell’Orchestra della Svizzera Italiana.