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Bergamo, febbraio 2001

Per il terzo appuntamento degli Incontri Europei con la Musica, sabato 24 febbraio alle ore 17 al Teatro del Borgo di piazza Sant’Anna con ingresso libero fino a esaurimento dei posti (nella mattinata si terrà invece la prima delle "prove generali - lezione" per le scuole), è di scena la chitarra, uno strumento che, da vari decenni a questa parte, sta conoscendo una seconda giovinezza, sia dal lato puramente esecutivo che nell’interesse dei compositori.

Nel récital proposto da Bruno Giuffredi per la stagione dell’Associazione Musica Aperta (in collaborazione con gli assessorati comunale, provinciale e regionale) saranno presenti momenti significativi della storia chitarristica: dopo l’esordio con la Fuga in la minore BWV 1000 di Bach, ormai acquisita al repertorio delle sei corde dall’originale liutistico, il primo momento è quello ottocentesco dei chitarristi-compositori che cercano di reinventare sul proprio strumento la ricerca armonica e coloristica dei grandi autori del pianoforte e la suggestione melodica del melodramma. Si potrà cogliere ciò nell’Elegia di Johann Kaspar Mertz, nell’Andante et Polonaise op.44 di Napoléon Coste e nell’Introduction et Caprice op.23 di Giulio Regondi.

Con i Preludi di Miguel Llobet incontriamo invece uno degli artefici della rinascita novecentesca, che individua uno stile non più debitore di riferimenti pianistici od orchestrali, con una fantasiosa ricerca armonica vicina all’Impressionismo. A questo mondo si ricollega idealmente anche la Bagatella di Marco Gammanossi, uno dei più interessanti chitarristi-compositori della nuova generazione, mentre il Preludio di Pieralberto Cattaneo amplifica e trasfigura un breve spunto di Simone Mayr in un gioco di rifrazione illusionistico dei frammenti originari.

Bruno Giuffredi, nato a Milano, ha iniziato lo studio della chitarra col padre, diplomandosi poi al Conservatorio di Milano col massimo dei voti e la lode. Un fortunato incontro con David Russell e successivi anni di perfezionamento lo hanno portato a maturare scelte di carattere tecnico ed espressivo impensabili in precedenza. È stato premiato in numerosi concorsi nazionali e internazionali sia come solista che in duo con la flautista Gaia Scabbia, con la quale ha curato la revisione critica del Gran duo concertante op.85 di Mauro Giuliani e delle Six airs favourites di Anton Diabelli. Ha inciso per le case discografiche Arkadia e Agorà "Le Rossiniane" e "Le ore di Apollo". Ha curato per le edizioni musicali Sinfonica la pubblicazione di tre Antologie di musica contemporanea per chitarra, una raccolta per i primi corsi (A scuola con la chitarra) e, in collaborazione con Vittorio Vinay, un volume sulle Tecniche della modulazione per i corsi di armonia e i corsi universitari a indirizzo musicologico. Suona su una chitarra di Pietro Gallinotti del 1957.