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Bergamo, febbraio 2001

Dopo l’esordio nel segno della polifonia sacra, gli Incontri Europei con la Musica ospitano una formazione orchestrale milanese nel secondo appuntamento, sabato 17 febbraio alle 17 presso il Teatro del Borgo di piazza sant’Anna.

L’Orchestra da camera "Milano Classica", erede della tradizione dell’Angelicum, sotto la direzione del maestro rumeno Florin Totan (già apprezzato ospite degli Incontri in due precedenti edizioni) e con l’intervento del prestigioso saxofono solista di Mario Marzi, presenterà musiche di Cajkovskij, Milhaud, Enescu, Bartók e una prima esecuzione dell’argentino Fábian Pérez Tedesco commissionata espressamente dal solista e dall’orchestra.

Il programma del concerto tende ad accostare nomi di autori almeno apparentemente lontani fra di loro per origine e scuola. In realtà, un sottile filo rosso lega le composizioni: il rapporto, ora più stretto ora meno, che unisce i singoli compositori alla loro terra d’origine. La Russia di Cajkovskij (Elegia in memoria di Samarin) al fianco della Francia e del Brasile di Milhaud (Scaramouche), della Romania di Enescu (Due intermezzi op. 12) e dell’ungherese Bartók (Danze popolari rumene), là dove quegli stessi autori nascono o migrano ed acquisiscono i primi rudimenti nell’arte musicale, per muoversi poi attraverso l’Europa, a contatto con le più diverse correnti musicali. Caso a parte, ma forse non troppo, Rocío di Tedesco, dove la prevalente componente ritmica allude anche ad andamenti di danza.

Mario Marzi, diplomato al Conservatorio "Rossini" di Pesaro con il massimo dei voti, si è successivamente perfezionato con J.M. Londeix al Conservatorio di Bordeaux, ottenendo il prestigioso Premier prix et médaille d’or à l’unanimité. Si è affermato in nove concorsi nazionali e quattro internazionali, tenendo concerti nelle vesti di solista con le più prestigiose orchestre sinfoniche italiane (Rai, Arena di Verona, Comunale di Firenze, Filarmonici di Torino, La Fenice di Venezia ...); di particolare rilievo è la sua decennale collaborazione con l’Orchestra del Teatro e l’Orchestra Filarmonica della Scala, più volte scelto da R. Muti, mentre recentemente è stato chiamato da Z. Mehta per la tournée in Spagna dell’Orchestra del Maggio Musicale, avendo inoltre collaborato con tutti i maggiori maestri contemporanei (Giulini, Sawallish, Prètre, Maazel, Berio, Chung, Abbado ...). Si è dedicato con particolare interesse alla letteratura musicale del Novecento per saxofono, vincendo nel 1992 il premio "G. Tani" insieme a S. Accardo, Milva e F. Petracchi, e ha tenuto concerti per le più importanti associazioni e teatri mondiali. Ha inciso per le case discografiche Agorà, BMG, Sony classic.

Milano Classica nasce nel 1993, per volontà e iniziativa dei musicisti che formavano l’orchestra dell’Angelicum, impegnandosi come l’illustre predecessore nel recupero e presentazione al pubblico di pagine del repertorio barocco italiano e tedesco, ma frequentando anche il repertorio ottocentesco e del Novecento storico e proponendo lavori di autori contemporanei. L’Orchestra produce in Milano una propria stagione concertistica (giunta alla nona edizione), con la presenza costante di grandi interpreti; numerosi e segnalati da critiche positive gli inviti presso teatri e stagioni, da Genova a Baveno, Gressoney, Bergamo, Brescia, Como, Sondrio, Lecco, Varese e Vercelli.

Florin Totan, nato a Bucarest nel 1955 in una famiglia di musicisti, ha studiato nella propria città con C. Bugeanu, a Monaco e Mainz con S. Celibidache, a Siena con F. Ferrara, a Berlino e Parigi con R. Schumacher. Vincitore dei concorsi internazionali di Mürzzuschlag (Austria 1990) e di Berlino (1991), ha tenuto concerti e compiuto tournées in tutta Europa dirigendo orchestre tedesche, statunitensi, inglesi, spagnole, portoghesi, ungheresi, italiane, bulgare, israeliane, austriache, belghe e rumene in prestigiose sale. È stato docente di direzione d’orchestra per cinque anni all’Accademia musicale di Bucarest e al corso di Bocairent in Spagna.