19. Verborgenheit
Eduard Mörike [1832]
Hugo Wolf [13.3.1888]

Laß, o Welt, o laß mich sein!
Locket micht mit Liebesgaben,
Laßt dies Herz alleine haben
Seine Wonne, seine Pein!

Was ich traure, weiß ich nicht,
Es ist unbekanntes Wehe;
Immerdar durch Tränen sehe
Ich der Sonne liebes Licht.

Oft bin ich mir kaum bewußt,
Und die helle Freude zücket
Durch die Schwere, so mich drücket
Wonninglich in meiner Brust.

Laß, o Welt, o laß mich sein!
Locket micht mit Liebesgaben,
Laßt dies Herz alleine haben
Seine Wonne, seine Pein!

19. Solitudine



Lasciami, o mondo, lasciami in pace!
Non mi sedurre con doni d’amore,
lascia che questo cuore abbia solitario
la sua gioia, il suo tormento!

Perché mi affligga, non so,
è ignoto dolore;
vedo sempre tra le lacrime
la cara luce del sole.

Talora, ma appena me ne accorgo,
lucente e fuggitiva una gioia,
attraverso l’affanno che mi grava,
vibra deliziosa nel mio cuore.

Lasciami, o mondo, lasciami in pace!
Non mi sedurre con doni d’amore,
lascia che questo cuore abbia solitario
la sua gioia, il suo tormento!


39. Er ist's
Eduard Mörike [1829]
Hugo Wolf [5.5.1888]

Frühling lässt sein blaues Band
Wieder flattern durch die Lüfte;
Süsse, wohlbekannte Düfte
Streifen ahnungsvoll das Land.
Veilchen trämen schon,
Wollen balde kommen.
Horch, von fren ein leiser Harfenton!
Frühling, ja du bist’s!
Dich hab’ich vernommen!

39. È lei!



L’azzurra sua treccia primavera
scioglie di nuovo ai venti;
dolci, ben noti profumi
colmi di presagi sfiorano la campagna.
Le viole già sognano
di sbocciare fra poco.
Senti, da lontano un leggero suono d’arpa!
Primavera, sei tu!
Ti ho riconosciuta!